CAPUA. Appalti al clan dei Casalesi. Il Riesame rigetta l’arresto per il dirigente Comunale e il banchiere

4 Giugno 2021 - 20:46

CAPUA – E’ stato rigettato l’appello della Dda che aveva chiesto l’applicazione di misure cautelari per il dirigente dell’ufficio tecnico comunale di Capua Francesco Greco e per il funzionario di banca Andrea D’Alessandro, entrambi coinvolti nell’indagine sulle ditte legate al clan dei Casalesi che operavano su Capua, grazie all’appoggio di alcuni politici.

Per Greco il pm aveva chiesto la custodia cautelare in carcere per il reato di concorso esterno in associazione mafiosa oltre che per corruzione e turbata libertà degli incanti aggravati dal metodo mafioso. Per il tribunale del Riesame di Napoli però, l’uomo non avrebbe posto la sua funzione pubblica al servizio del clan, per la quale ci sono solo le dichiarazioni del collaboratore di giustizia Francesco Zagaria, alias Ciccio ‘e Brezza, tanto che il dirigente, nei mesi scorsi, è stato reintegrato anche al suo posto di lavoro.

Per D’Alessandro, invece, erano stati chiesti gli arresti domiciliari. Anche in questo caso, per i giudici, non sarebbe dimostrata a pieno la consapevolezza dell’apporto fornito al clan. Per lui confermata la misura interdittiva per un anno del divieto di esercitare attività professionale.