LE INTERCETTAZIONI. Sky, cambio assegni e quel “guaglione a faticare”. Antonio Bianco “testa di legno” di Walter Schiavone

21 Giugno 2021 - 12:14

Cominciamo il nostro focus sull’ultima ordinanza che ha coinvolto la famiglia Schiavone con alcune brevi conversazioni captate dagli inquirenti

 

CASAL DI PRINCIPE – (g.g.) Partiamo dal caseificio, meglio sarebbe chiamarlo centro di distribuzione della mozzarella, Bianco Latte. A dispetto del nome, Antonio Bianco, che ne era formalmente il titolare, non contava nulla. Una vera testa di legno. Naturalmente, la Dda e i carabinieri del Nucleo Investigativo del comando provinciale di Caserta hanno dovuto raccogliere elementi affinchè la contestazione del reato di intestazione fittizia, naturalmente appesantito dall’aggravante camorristica, fosse formalizzato allo stesso Antonio Bianco e a Walter Schiavone, figlio di Francesco Schiavone Sandokan e arrestato nei giorni scorsi.

Molti dei gravi indizi di colpevolezza sono frutto di alcune intercettazioni, il cui testo pubblichiamo in calce all’articolo, corredato dalle considerazioni del giudice per le indagini preliminari di Napoli Fabrizio Finamore che ha firmato l’ordinanza di arresto (CLIKKA QUI PER LEGGERE

). In poche parole, queste chiacchierate informali intercettate nella Fiat Panda di Francesco Dell’Imperio, persona non indagata, dimostrerebbero chi fosse realmente a capo della società Bianco Latte srl. E’ Walter Schiavone che acquista l’abbonamento sky utilizzato nel deposito dell’attività commerciale e messo a disposizione anche di Bianco; è Walter Schiavone che opera per cambiare un assegno di 500 euro, individuando “quello del caseificio” che lo potrà fare.

In un’altra conversazione tra lo stesso Dell’Imperio e un tal Pasquale, viene espresso il seguente concetto. Walter Schiavone ha sempre fatto questo e “tiene nu guaglione a faticà“. Naturalmente “u guaglione” in questione è proprio Antonio Bianco, a dimostrazione, commenta il giudice del rapporto di totale subalternità che questi aveva nei confronti di Walter, che lo utilizzava anche come mero prestanome, come legale rappresentante dell’azienda Bianco Latte, in modo da tenere riparata quest’ultima dalle pressanti attenzioni dell’autorità giudiziaria.

Per quanto riguarda le testimonianze dei clienti di Bianco Latte srl, nessuna novità: omertà assoluta. Nessuno dei titolari di caseifici al dettaglio ha detto di essere stato costretto a rifornirsi dall’azienda di Antonio Bianco e Walter Schiavone. Hanno ammesso di aver preso il prodotto da Bianco Latte, ma con una mera scelta di libertà. Il giudice, naturalmente, e lo spiega nell’ordinanza, si capirà chiaramente che queste persone, questi clienti non hanno detto la verità.

 

QUI SOTTO LO STRALCIO DELL’ORDINANZA

Innanzitutto, tratteremo del legame criminale instaurato tra Walter SCHIAVONE ed Antonio BIANCO, quest’ultimo prestanome del figlio di Sandokan. 

Prima di entrare nel merito, si premette che lo Schiavone Walter, il 7.2.2017, dopo che le prime attività d’intercettazione nei suoi confronti erano già terminate, era stato destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare perché, a seguito di altre indagini condotte dal Nucleo Operativo dei Carabinieri di Casal di Principe nell’ambito del proc. n. 16160/2017 R.g.n.r., veniva inquadrato come uno dei nuovi associati di spicco al clan.

Da una lettura attenta della sopra citata misura, si ricavava che il predetto Schiavone, in qualità di reggente del clan, era destinatario di una spettanza economica esclusiva proveniente dalla cassa comune, necessaria al mantenimento della propria famiglia e dei parenti detenuti e che era il dominus per la distribuzione di prodotti caseari nell’area casertana, attraverso il prestanome Bianco Antonio detto “Mammut”, titolare di un’impresa dedicata allo specifico settore, monopolizzato con metus mafioso.      

Quanto riscontrato dai CC di Casal di Principe è pienamente suffragato anche dalle risultanze emerse delle intercettazioni in questo procedimento, da cui scaturisce un’assoluta certezza, ovvero che Walter Schiavone sia il proprietario occulto della “Bianco Latte” s.r.l. che, per l’appunto, si occupa di distribuzione di latticini e prodotti caseari nel territorio casertano, intestata fittiziamente al già citato Bianco (cfr. visura camerale – allegato n. 359 inf. RONI CC Caserta del 1° luglio 2018) il quale, per conto del reale proprietario, gestisce l’attività, sfruttando il nome altisonante degli Schiavone.

Il rapporto tra Antonio Bianco e Walter Schiavone è agevolmente riscontrabile dalle conversazioni intercorse tra i due, avvenute con cadenza regolare. Infatti, sulla piattaforma d’intercettazione si registravano oltre 250 chiamate tra Schiavone e Bianco, articolatesi per tutto il periodo del loro monitoraggio. Per sintesi si rinvia all’elenco delle telefonate con i relativi sunti dei colloqui, contenuto nelle pagine da 668 a 672 dell’informativa generale di PG del 1° luglio 2018, al fine di rendere il tenore delle stesse (R.I.T. 3532/15 – allegato n. 360 inf. 1° luglio 2018). 

Le sopra richiamate conversazioni dimostrano senza dubbio alcuno che Bianco è legato a Walter Schiavone da un rapporto di sudditanza assoluta, dimostrando nei suoi confronti piena disponibilità ogniqualvolta veniva contattato dall’erede di Sandokan. L’asservimento di Bianco trova la sua logica spiegazione nel ruolo da questi assunto, ovvero di testa di legno di Walter Schiavone. Infatti, dalle telefonate di cui sopra, si evinceva che Walter Schiavone si recava spesso a casa del Bianco oppure gli chiedeva di incontrarlo al deposito dell’attività commerciale, di cui vantava ampia disponibilità tanto che vi aveva installato un impianto della nota emittente televisiva “Sky”, che utilizzava a suo piacimento. 

A riprova di quanto affermato, risultano altre intercettazioni, sia dirette che de relato, registrate sulla piattaforma di intercettazione. Di seguito andremo ad esaminare proprio queste interazioni, a supporto del quadro indiziario a carico degli indagati”.

Dunque, è adesso utile esaminare, a parere di questo G.I.P., ai fini di un’esaustiva ricostruzione delle vicende criminose in questione, il rapporto inergico tra SCHIAVONE Walter e BIANCO Antonio, nell’ambito del quale, tuttavia, come condivisibilmente affermato dal P.M., quest’ultimo occupa un ruolo sicuramente gregario rispetto al capo indiscusso della nuova consorteria criminale, capeggiata da Waletr SCHIAVONE, sodalizio che costituisce una sorta di ‘costola’ scaturente dalle pregresse associazioni di carattere camorristico.

Come sopra anticipato, verranno sottolineati, con il presente carattere ed accorgimento grafologico, i passaggi più importanti per questo GIP, sintomatici dello stretto rapporto fiduciario intercorrente tra Walter SCHIAVONE e il BIANCO Antonio e dell’esistenza del consesso camorristico per cui è procedimento, che inizia a profilarsi: 

“Intercettazioni a bordo della Fiat Panda di DELL’IMPERIO Francesco – n. 1295 del 31/12/2015 12.17.32 (R.I.T. 4348/15 – allegato n. 361, inf. cit.):

(…)  

INTEGRALE:

WALTER: Questo “ittat” oj, quando sta…

FRANCESCO: Gliela davamo a lui questo assegno di CINQUECENTO euro, la facevamo…

WALTER: …Quel “ittat” (poco di buono, n.d.PG)

FRANCESCO: …Oppure ce la facevamo cambiare da quel “Danilo” (anche questo in compagnia di Gino a Montecarlo, n.d.r.); Mannaggia la Madonza va va;   

WALTER: Tu piglia l’assegno che lo facciamo cambiare, dove sta questo assegno? Mò chiamo a questo, vedo se…stesso oggi, questo del caseificio lo cambia, perchè 500 euro non sono assai, ce li può pure dare questo, hai capito;

FRANCESCO: Come… (affermativo n.d.r.) perciò… allora, così pochi li dobbiamo fare; Io mo lo vado a “spiccicare”  questo assegno; 

WALTER: … tossisce… poi si sentono degli squilli…

FRANCESCO: ridendo dice qualcosa di incomprensibile, riguardante la persona che Walter sta chiamando…

WALTER: E questo “fatica” per me! … dopo altri due squilli, il chiamato risponde... (vds progressivo 9648 del telefono in uso a Schiavone Walter, che contattata Bianco Antonio, titolare della società Biancolatte

ANTONIO: Walterino!

WALTER: Oh, dove stai?;

ANTONIO: A casa!

WALTER: Eh, e sto venendo oj! … 

 

  1. 1296 del 31/12/2015 12.27.47  (R.I.T. 4348/15 – allegato n. 361)

 

Sintesi: … segue conversazione dal progressivo precedente.

Auto monitorata in movimento, con a bordo DELL’IMPERIO Francesco e SCHIAVONE Walter. Quest’ultimo, dovendo raggiungere l’abitazione di BIANCO Antonio (come da prog. 9648 LN1801), in macchina spiega a DELL’IMPERIO che Bianco abita nei pressi di NOVIELLO Giovanni; Walter però dice che si dovranno fermare prima al bar a fare colazione; Infatti l’auto si ferma poco dopo (ore 12:25:47) al Corso Umberto di Casal di Principe, nei pressi della nota sala scommessa denominata Gold-Bet; (Latitudine: 41° 00′ 20.221″ Longitudine: 14° 08′ 00.955″) qui i due scendono e si allontanano dall’auto monitorata. 

 

  1. 3884 del 26/1/2016 19.12.17  (R.I.T. 4348/15 – allegato nr. 361)

 

Sintesi: … auto in movimento con a bordo DELL’IMPERIO Francesco e MASSIMO Vincenzo… stanno commentando notizie sportive con opinioni personali… 

… Ore 19:13:45, transitando in via provinciale Teverola-Casaluce, Vincenzo fa notare in quella via anche la presenza di Vittorio, Francesco al riguardo dice che sta cercando qualcuno “questo” e facendo intendere per recupero credito… si capirà che è presso qualcuno che ha a che fare con le scommesse sportive... durante il discorso i due fanno chiaro riferimento ai fratelli Schiavone “il piccolino” e Walter, che questo ha comunque il suo giro di mozzarelle... che uno dei due consuma tanti soldi e che poi pretende dall’altro fratello, sfogando poi anche sui compagni… Francesco abbassando la voce fa riferimento ad un articolo letto su “Caserta c’è” citando “Del Villano”… Francesco ribadisce che uno dei due è più corretto e disponibile, a differenza dell’altro… Vincenzo al riguardo dei due fa riferimento ad Oreste, non è comprensibile il concetto (…). 

 

  1. 4407 del 1°/2/2016 16.46.20 (R.I.T. 4348/15 – allegato nr. 361)

SINTESI:

 

…auto in movimento con a bordo DELL’IMPERIO Francesco e Walter SCHIAVONE… partiti dalla piazza mercato di Casal di Principe, stanno percorrendo la SP 15 in direzione San Marcellino-Frignano… Ore 16:46:53 

 

INTEGRALE:

 

Walter: Mo’ mi sono aperto la ditta… incomprensibile… le mozzarelle, mi devo pigliare una macchina; Dove me la devo pigliare?

Francesco: Già l’hai aperta la ditta?

Walter: Eh l’ho ...incomprensibile…;

Francesco: … incomprensibile… è nuova la ditta?

Walter: Eh;

Francesco: Devi aspettare… incomprensibile… devono… devono passare un paio di mesi; 

Walter: Eh;

Francesco: E’ ditta individuale… che devi aprire?

Walter: incomprensibile…

Francesco: Mò devo andare da questo amico mio che vende le macchine a Frignano… a Casaluce (si corregge, ndr) …hhh… gli devo dire il fatto… incomprensibile… “Francè, tra un paio di mesi vieni qua che stanno le macchine… incomprensibile…la macchina, ci facciamo la lettera e già non …incomprensibile… i soldi della macchina “… breve pausa… quelli, questi che gli portano le macchine, quello poi conosce un pò a tutti quanti jà… poi lui fa solo macchine, le.. incomprensibile… non le fa… 

 

  1. 7109 del 27/2/2016 11.59.16  (R.I.T. 4348/15 – allegato nr. 361)

 

Segue trascrizione integrale dal progressivo precedente: …OMISSIS. 

 

PASQUALE: …ma un’attività, pure una vendita di macchine, capiscimi!

FRANCESCO: Walterino la tiene l’attività sua eh; 

(la conversazione si interrompe per fine progressivo, continua in quella successiva, ndr)

 

Nr. 7110 del 27/2/2016 12.08.28  (R.I.T. 4348/15 – allegato nr. 361)

Segue trascrizione integrale dal progressivo precedente: 

 

FRANCESCO: … la mozzarella; Walterino ha sempre fatto questo; 

PASQUALE: Ma mò lo fa ancora?

FRANCESCO: Come non lo fa! Tiene il “guaglione” suo e… tiene il guaglione jà che fa questo, ma a lui… (incomprensibile)… tutte cose;

PASQUALE: La mozzarella;

FRANCESCO: E pure là gli rompono il cazzo, che ti credi tu; 

PASQUALE: Com’è “gli rompono il cazzo!?”

FRANCESCO: Eh, vanno “i guardie” dentro ai caseifici, dicono: ” incomprensibile… ti porta la mozzarella” 

PASQUALE: Chiedono se lui porta la mozzarella?

FRANCESCO: Eh… (incomprensibile)… “ma quanto mai, quello non me la porta; Hè-hè se la voglio me la piglio, se non la voglio, non me la piglio” 

PASQUALE: Hè hè;

FRANCESCO: Eppure gli rompono il cazzo; …OMISSIS. 

 

  1. 8696 del 12/3/2016 12.17.50 (R.I.T. 4348/15 – allegato nr. 361)

 

SINTESI: auto in movimento con a bordo il solo DELL’IMPERIO Francesco; Sta raggiungendo Walter SCHIAVONE che ha chiesto di andare a prenderlo a casa (come da prog. 18230 LN1955)…Infatto poco dopo (ore  12:20:29) l’auto raggiunge e si ferma in via Bologna di Casal di Principe, nei pressi dell’abitazione della famiglia SCHIAVONE-NAPPA (Latitudine: 41° 00′ 27.437″ Longitudine: 14° 07′ 36.208″); dopo qualche secondo di attesa, sale nell’auto monitorata Walter SCHIAVONE:

                                    

INTEGRALE:

 

WALTER: “Puorco”; (rumore dello sportello, NDR) Un minuto a Frignano da… casei… quello che fatica per me;

FRANCESCO: Cosa? (non capisce, i due parlano a tono basso, NDR)

WALTER: Da quello che fatica per me;

FRANCESCO: Dov’è…? 

WALTER: Appresso da Noviello.”

 

Condivisibilmente con l’assunto del P.M., anche questo G.I.P. osserva che il riferimento alla persona che lavora (“fatica”) per lo Schiavone è univoco nel senso del BIANCO Antonio: si richiama in tale sede la precedente intercettazione ambientale n. 1296 del 31 dicembre 2015. 

 

“Ancora una volta, dunque, l’automobile di DELL’IMPERIO Francesco si dimostrava un obiettivo prezioso per le indagini. Nel caso di specie, ovvero per quanto attiene all’argomento di questo capitolo”.

 

Concordemente con l’assunto accusatorio evocato dalla Pubblica Accusa nel presente procedimento, anche questo GIP ritiene che le conversazioni, oggetto dell’attività captativa sopra riportata, depongono nel senso che l’odierno indagato, BIANCO Antonio, era un prestanome di SCHIAVONE Walter: prendendo l’abbrivio dalla conversazione tra Schiavone Walter e Bianco Antonio, di cui all’intercettazione n. 1295, l’argomento trattato dai due interlocutori è il cambio assegni, mentre  in questa sede, invece, rileva il passaggio in cui Schiavone Walter, individuato in Bianco Antonio la persona compiacente che avrebbe potuto cambiargli il titolo, affermava che lo stesso lavorava per lui, così risultando dimostrato, ancora una volta, lo stretto rapporto fiduciario intercorrente tra i due, ed il ruolo gregario del Bianco Antonio rispetto al suo ‘capo’, Walter Schiavone.

Sintomatica di tale rapporto e di tali ruoli risulta, infatti, anche a giudizio dello scrivente GIP, la conversazione seguente, oggetto dell’attività di captazione di cui sopra, anche stavolta opportunamente sottolineata con il presente carettere ed accorgimento grafologico nelle sue parti più importanti, nel senso predetto: 

 

“WALTER: Tu piglia l’assegno che lo facciamo cambiare, dove sta questo assegno? Mò chiamo a questo, vedo se…stesso oggi, questo del caseificio lo cambia, perchè 500 euro non sono assai, ce li può pure dare questo, hai capito;

FRANCESCO: Come… (affermativo ndr) perciò… allora, così pochi li dobbiamo fare; Io mo lo vado a “spiccicare”  questo assegno; 

WALTER: … tossisce… poi si sentono degli squilli…

FRANCESCO: ridendo dice qualcosa di incomprensibile, riguardante la persona che Walter sta chiamando…

WALTER: E questo “fatica” per me! … dopo altri due squilli, il chiamato risponde… (vds progressivo 9648 del telefono in uso a Schiavone Walter, che contattata Bianco Antonio, titolare della società Biancolatte)” 

 

Dall’esito dell’attività captativa espletata, testé riportata, trae insomma scaturigine, anche per questo GIP –che condivide sul punto l’assunto accusatorio del P.M.-, la circostanza che SCHIAVONE Walter, nell’affermare che BIANCO Antonio “faticava” per lui, non faceva altro che palesare che il ruolo di quest’ultimo fosse di prestanome per suo conto, ossia fosse un ruolo gregario rispetto a quello ricoperto da SCHIAVONE Walter (subito dopo, SCHIAVONE Walter contattava telefonicamente BIANCO Antonio: si è già riportata la relativa intercettazione (R.I.T. 3532/15, progr. n. 9648 del 31/12/2015, ore 12:23:20– allegato nr. 362). 

Trae scaturigine, insomma, quel ruolo di prestanome, cui si è fatto più volte cenno, ricoperto dal BIANCO Antonio che, ad onta del suo ruolo subalterno e gregario rispetto a quello ricoperto da SCHIAVONE Walter, risulta pur sempre strettamente strumentale, come si preciserà anche oltre, alla piena implementazione del programma criminoso, sotteso al consesso camorristico, per cui è procedimento.

In particolare, anche per questo GIP l’interposizione fittizia di Antonio BIANCO nella società in realtà gestita da Walter SCHIAVONE risulta in maniera pressoché irrefragabile dai colloqui oggetto dell’attività captativa,sopra richiamata, ed in particolare dalla seguente: 

 

  • nell’intercettazione n. 3884, tra DELL’IMPERIO Francesco e l’amico MASSIMO Vincenzo, durante il discorso i due fanno chiaro riferimento ai fratelli Schiavone “il piccolino” e Walter, “che questo ha comunque il suo giro di mozzarelle”: si tratta di un chiaro riferimento all’attività di rivendita di prodotti caseari in capo a Bianco Antonio e di cui Schiavone Walter è il proprietario occulto;  
  • l’intercettazione registrata al progr. 4407 contiene un passaggio illuminante, quando Walter Schiavone proferiva le seguenti parole: “Mo’ mi sono aperto la ditta… incomprensibile… le mozzarelle, mi devo pigliare una macchina; Dove me la devo pigliare ?”: dunque, il figlio di Sandokan confidava a Dell’Imperio Francesco di aver aperto un’impresa che si occupava di mozzarelle, il che è un richiamo esplicito alla società intestata in capo al Bianco;
  • le intercettazioni aventi numeri 7109 e 7110, pure contengono elementi significativi per quanto riguarda la fattispecie di reato in esame. Come si è visto la conversazione intercorre tra Dell’Imperio Francesco e un certo Pasquale. Orbene, Dell’Imperio Francesco confidava a Pasquale che Walter Schiavone era dedito al commercio all’ingrosso di mozzarelle e prodotti caseari, riferendosi chiaramente all’azienda facente capo a BIANCO Antonio, ma di cui il figlio di Sandokan era il proprietario occulto. Tra l’altro, precisava che SCHIAVONE Walter aveva “sempre fatto questo”, volendo dire chiaramente che da sempre si era occupato dello specifico settore commerciale, ovviamente sotto mentite spoglie. Pertanto, Pasquale interrogava ancora il suo interlocutore, chiedendogli: “Ma mo’ lo fa ancora ?”. In sostanza, voleva sapere se lo Schiavone fosse ancora impegnato nel particolare settore commerciale e Dell’Imperio Francesco rispondeva affermativamente: “Come non lo fa ! Tiene il “guaglione” suo e… tiene il guaglione jà che fa questo, ma a lui… (incomprensibile)… tutte cose”. 

 

A giudizio dello scrivente, sintomatica della circostanza che Walter SCHAVONE fosse il proprietario occulto dell’attività commerciale in oggetto, il vero ‘dominus’ della stessa, dietro l’apparente figura di BIANCO Antonio, è il passaggio dell’attività captativa in cui Dell’Imperio affermava: “E pure là gli rompono il cazzo, che ti credi tu”. Pasquale chiedeva delucidazioni in merito e Dell’Imperio specificava: “Eh, vanno “i guardie” dentro ai caseifici, dicono: ” incomprensibile… ti porta la mozzarella””. Allora Pasquale, domandava ancora: “Chiedono se lui porta la mozzarella ?”. La risposta di Dell’Imperio, di seguito riproposta, è molto significativa: “Eh… (incomprensibile)… “ma quanto mai, quello non me la porta; Hè hè se la voglio me la piglio, se non la voglio, non me la piglio”.  

Trae irrefutabilmente scaturigine, dunque, dall’attività captativa sopra riportata, anche a giudizio dello scrivente, che Walter Schiavone è il vero titolare occulto dell’attività commerciale in questione, il ‘dominus’della stessa e, secondo quanto asserito dal Dell’Imperio, gli investigatori avrebbero verificato presso alcuni caseifici riforniti dalla “Bianco Latte” s.r.l.  se gli stessi avessero subito l’imposizione dei suoi prodotti, secondo il più classico degli schemi di prevaricazione mafiosa. Dunque, asseriva che i titolari dei caseifici riforniti, alle domande scomode degli inquirenti, rispondevano che erano liberi di comprare o meno i prodotti distribuiti della “Bianco Latte”.