Scarico di liquami nel Rio Tella, blitz della Forestale. Il Caseificio Ponticorvo rischia il sequestro bis

11 Agosto 2021 - 17:47

ALVIGNANO – Oggi i Carabinieri Forestale di Pietramelara, al comando del maresciallo Clemente Iodice, coadiuvati da tecnici dell’ARPAC —Dipartimento Provinciale di Caserta, hanno fatto un sopralluogo nello stabilimento di Massimo Ponticorvo amministratore e legale rappresentante del Caseificio Ponticorvo s.r.l., con stabilimento in Alvignano.
Oggetto del blitz è stata la verifica della condotta di scarico attraverso la quale i reflui derivanti dall’attività produttiva della società “Caseificio Ponticorvo S.r.l.” si immettono nel Rio Tella.
L’adozione di questo sopralluogo si è resa necessaria in quanto il Ponticorvo è imputato di aver dato luogo alla attivazione e mantenimento in funzione di uno scarico di acque reflue industriali in assenza di autorizzazione ( AUA ) per cui pende attualmente procedimento penale. L’indagine ha preso spunto da un’accertata compromissione ambientale delle acque del Rio Tella che, alla località “Miglio

25”, del comune di Alvignano, si sono presentate ai Carabinieri Forestale con produzione di forti e nauseabonde maleodoranze. I militari risalendo a piedi il Rio Tella hanno individuato una condotta di scarico dalla quale fuoriuscivano le acque reflue di colore biancastro, dislocata in prossimità del predetto Caseificio Ponticorvo S.r.l. La relativa comunicazione di reato veniva inviata alla locale Procura della Repubblica per l’avvio di un nuovo ed ulteriore procedimento penale e per ipotizzare la sussistenza del delitto di inquinamento ambientale di cui all’art. 452 bis c.p., oltre al reato di immissione di acque reflue, provenienti dalle lavorazioni casearie direttamente nel corso d’acqua.
La Procura di Santa Maria C.V., al fine di impedire il protrarsi delle cennate condotte illecite – avendo dissequestrato l’impianto da qualche mese perché fermo per gli stessi motivi – accogliendo la richiesta degli avvocati Raffaele e Gaetano Crisileo, ora dovrà procedere a nuovo sequestro preventivo della condotta di scarico attraverso la quale i reflui derivanti dall’attività produttiva della società “Caseificio Ponticorvo S.r.l.” vengono sversati direttamente nel Rio Tella.