AVERSA. SPUDORATI: dopo Giuliano Sagliocco, Angela Spezzaferri e Federica Turco, ieri ha vinto il concorso all’Asl Caserta Assunta Spezzaferri, fidanzata dell’assessore

14 Ottobre 2021 - 02:01

AVERSA (g.g.) – Non sbaglia, la collega Marilena Natale, ad esprimere e a muovere la propria indignazione per quello che sta succedendo ad Aversa nel mondo della famiglia Sagliocco, da quando questa ha stretto un accordo con Giovanni Zannini.

Zannini, in quell’occasione, ricordiamo bene, portò con sé un allora claudicante (in quanto reduce da un incidente) Piero De Luca, nella casa-segreteria di via Enrico Fermi, per anni luogo utilizzato dal compianto Peppino Sagliocco per ricevere ma anche per parlare nitidamente di politica, così come successe nell’ultimo anno e mezzo della sua vita, allorquando il sottoscritto sedeva vicino a lui su un divano a un passo dal focolare mentre il fratello Luciano e l’architetto Ninì Migliaccio andavano a comprare le pizze in rosticceria.

Io sono arciconvinto che Peppino Sagliocco, soprattutto l’ultimo Peppino, quello che sapeva che non gli restava molto da vivere, non avrebbe mai imboccato la strada del disonore.
Perché ciò che sta accadendo dentro e attorno a questa famiglia è disonorevole e umilia la memoria di Peppino.
L’ho scritto cento volte e questa è la centunesima.
Per carità, non che lui fosse una mammoletta. Faceva politica in provincia di Caserta, era stato eletto due volte in consiglio regionale, altre volte in consiglio provinciale, nel 2012, infine, a sindaco della sua città, Aversa.

Era avvezzo alla raccomandazione, se gli si prospettava un’occasione praticabile dava una mano anche ai propri congiunti, ma senza mai passare il segno della decenza. Perché lui era anche un politico, era anche uno che credeva nella porzione di questa parola relativa alla conoscenza dei fatti e all’aliquota che ogni giorno un politico appena decente dovrebbe dedicare al bene comune.

Peppino era lontano dagli assalti alla diligenza rozzi, violenti, spudorati, compiuti ibernando la propria coscienza in modo che questa non ponesse mai interrogativi sulla sorte della povera gente, che non ha santi in paradiso, che non ha pacchetti di voti da gestire e che fa la fame, insieme ai propri figli, i quali scegliendo la vita dell’onestà e non quella della criminalità o della para-criminalità, possono fare solo una cosa. Andare via, emigrare, distaccarsi dai propri affetti.

Spudorata, avevamo considerato qualche tempo fa, la contemporanea assunzione di Giuliano Sagliocco, figlio di Luciano, e di Angela Spezzaferri, cugina diretta della fidanzata di Francesco Sagliocco, oggi assessore comunale, dunque ricettore di uno stipendio, sempre in forza di quel patto scellerato stipulato prima delle regionali tra Zannini e Luciano Sagliocco alla presenza di Piero De Luca.
Pur conoscendo la rozzezza e la spregiudicatezza politiche dei personaggi, mai avremmo pensato che, dopo aver monopolizzato due posti su un finto progetto a tempo determinato, che aprirà la strada ad un’assunzione stabile, capitasse che a stretto contatto temporale anche Assunta Spezzaferro “prendesse il posto”, l’ennesima Spezzaferro appartenente alla nota famiglia di costruttori edili che certo non fanno un figurone in più di un’ordinanza, dato che non ci risulta abbiano mai querelato i collaboratori di giustizia che parlano di alcune trasferte, una in particolare, che Spezzaferri avrebbe fatto nel covo di Michele Zagaria quando questi era latitante.

È mai possibile che Aversa, come città, come società civile, che pure esiste, sebbene in cifra molto limitata, possa sopportare tutto ciò?
Assunta Spezzaferri è la 27esima in graduatoria del concorso per l’assunzione a tempo indeterminato di 46 posti di collaboratore professionale categoria D presso l’Asl di Caserta.
Ricapitoliamo: in un mese Giuliano Sagliocco, figlio di Luciano, è stato assunto all’Asl Napoli 2.
La sua fidanzata ha avuto ieri, 12 ottobre, l’esito del concorso grazie al quale sarà assunta all’Asl Caserta grazie al Dg Ferdinando Russo, protesi acritica della famiglia De Luca, yes man totalmente speculare all’aversano Enzo D’Amore, Dg della Napoli 2;
la cugina della fidanzata di Francesco Sagliocco è stata assunta ugualmente alla Napoli 2, insieme al citato Giuliano Sagliocco, fratello di Francesco, che qualche mese fa è diventato assessore con un sindaco di centrosinistra dopo essersi candidato ed essere stato eletto nella coalizione che sostenne Gianluca Golia, candidato della Lega, ovviamente in alternativa secca a chi oggi, per effetto di quel ribaltone, preparato e compiuto insieme a Giovanni Zannini, lo ha nominato assessore.

Sempre durante questo mese, Federica Turco, consigliera comunale entrata in surroga a Francesco Sagliocco, dimessosi contestualmente alla sua nomina in giunta, è stata assunta per effetto del cosiddetto “concorsone” della Regione Campania con assegnazione al Comune di S.Maria C.V.
È una vicenda senza precedenti, che la dice lunga sul delirio di onnipotenza di un gruppo di politici, Zannini in primis, che esce dalle lunghe serate e dalle notti trascorse con Luserta sentendosi invincibile.
E non comprendendo che questa corda, alla fine, si spezzerà, non fosse altro che per la qualità dell’azione di denuncia operata da Casertace, che ha determinato in passato – determinato senza se e senza ma – la prima affermazione politica di Giovanni Zannini, da cui tutto poi è derivato, per la caparbietà di questo giornale che Zannini perfettamente conosce.