Avvocato sotto processo per falso in atto pubblico e truffa. “41mila euro mai incassati”, parla una testimone

16 Marzo 2022 - 12:25

MADDALONI – Nel processo a carico dell’avvocato Luigi Russo, accusato di falso in atto pubblico per induzione e truffa, stamattina è stata sentita una teste che ha lamentato la mancata riscossione di 41mila euro a titolo di risarcimento che sarebbero stati incassati, invece, tramite procura, dal legale sotto processo.

Il procedimento si sta celebrando davanti al giudice monocratico della terza sezione penale del tribunale di Santa Maria Capua Vetere Anna Sofia Sellitto. Le persone offese, già ascoltate e costituite parte civile, sono due notai, Calderini di Maddaloni (rappresentato dall’avvocato Giovanni Vairo) e Valeria Letizia di Pietravairano (difesa dall’avvocato Manfrellotti).

Le indagini, avviate del 2019, presero il via dalla segnalazione operata dal citato notaio Calderini, il quale denunciava di aver appreso della falsità della procura speciale, dallo stesso autenticata, apparentemente rilasciata in favore dell’avvocato Russo, da un soggetto in realtà deceduto nel 2013, in vista del successivo incasso di una somma di denaro liquidata da una compagnia assicurativa, a seguito di un presunto incidente stradale.

Gli esiti dell’inchiesta portarono all’emissione di un’ordinanza applicativa della misura degli arresti domiciliari a carico dell’avvocato Russo e dimostrarono che il legale, tra il 2016 e il 2019, si era reso responsabile di una pluralità di reati, inducendo i notai denuncianti ad autenticare almeno 60 procure speciali falsamente rilasciate in suo favore da soggetti deceduti o del tutto inconsapevoli, giungendo ad incassare una somma di 210mila euro circa, liquidata di volta in volta dalle compagnie Assicurative.