CASERTA, MACRICO. L’ex assessore Giuseppe Messina: “Tanzarella e Caiola risorsa o problema per questa città? Sulla zona F2 persistono nell’errore da oltre 20 anni”

13 Luglio 2022 - 16:54

Dopo il comunicato del Comitato Macrico Verde che avvertiva la fondazione “Casa Fratelli Tutti” voluta dal vescovo Lagnese di non lasciarsi condizionare dalle cordate dei cementificatori casertani, registriamo l’intervento dell’ex amministratore al Verde pubblico della giunta Bulzoni

 

CASERTA Fa discutere l’ultimo comunicato del Comitato Macrico Verde che ha voluto sottolineare la minaccia, per la Fondazione “Casa Fratelli Tutti” (sodalizio di partecipazione promosso dalla diocesi di Caserta per realizzare il processo di rigenerazione dell’area ex Macrico), di un “preoccupante scivolamento verso una progettazione che risponde alle caratteristiche di una qualifica dell’area come F3 (verde pubblico attrezzato) o F4 (parco urbano) che sono le medesime qualifiche che erano previste per tutti gli sciagurati e fallimentari progetti di questi ultimi 20 anni. Non vorremmo che la Fondazione – scrivevano i rappresentanti del Comitato Sergio

Tanzarella e Maria Carmela Caiola, appena qualche giorno fa – pur con le migliori intenzioni, si lasciasse condizionare e illudere da quei modelli di sviluppo tipici delle cordate dei cementificatori casertani mai rassegnati a che l’ex Macrico divenga un autentico e semplice “verde pubblico” con il solo recupero del costruito esistente”.

Oggi, a replicare a Tanzarella e Caiola è l’ex assessore al Verde pubblico al Comune di Caserta, Giuseppe Messina. “Ritengo – scrive Messina – del tutto assurdo e privo di fondamento il contenuto del comunicato e per due buone ragioni. La prima: sia don Antonello che il vescovo Lagnese hanno a suo tempo firmato firmato la petizione per destinare l’area ad F2. La seconda: il Macrico è classificato, per il Prg operante (in vigore dal 1987) zona omogenea F9 (militare) per la quale le Nta testualmente prescrivono che “le zone F9, qualora dovessero essere dismesse dalle FF.AA, assumono automaticamente la destinazione di zone F pubbliche”; ergo, l’invocata classificazione F2 è già operante.  Per il Puc da approvare, il Macrico deve essere classificato: area di trasformazione per allocazione di funzioni pubbliche o di interesse pubblico nel rispetto delle superfici esistenti (urbanisticamente legittime, ovvero realizzate ante 1954) e con vincolo di destinazione a parco urbano delle aree verdi pertinenziali, prive di recinzioni”. Messina, poi, conclude: “Mi chiedo pure che fa il sindaco Marino? Sta acquattato ad aspettare? Ma il capo dell’amministrazione comunale è lui, o no? Mi chiedo: il Comitato Macrico Verde, che persiste nell’errore da oltre 20 anni, è una risorsa o un problema per questa città? Lo chiedo all’architetto Caiola e al prof Tanzarella in modo particolare”.