Castel Volturno-Sidney: la nuova rotta del narcotraffico. Seicento chili di cocaina dal litorale domizio all’Australia
16 Novembre 2022 - 18:53
Smantellato il gruppo di Raffaele Imperiale, il broker napoletano a capo di una organizzazione tra le più potenti al mondo. Nell’ordinanza del gip Linda D’Ancona i dettagli dei carichi di droga e delle rotte.
CASTEL VOLTURNO E’ stato smantellato il traffico internazionale di droga gestito da Raffaele Imperiale, il broker napoletano a capo di una organizzazione tra le più potenti al mondo. Sono 30 gli indagati finiti nell’inchiesta sui narcos che ha portato prima sulle tracce del 45enne Bruno Carbone – catturato ed estradato ieri da Dubai dove viveva in latitanza dal 2003 – braccio destro di Imperiale, l’uomo potentissimo che per anni ha gestito i traffici di droga importando da Spagna, Paesi Bassi e Colombia per conto del clan Amato-Pagano di Secondigliano. Stamattina sono state arrestati 28 affiliati al gruppo Imperiale, tra pezzi da novanta e soldati semplici.
Al centro del traffico internazionale c’erano soprattutto ingenti quantità di cocaina, che arrivava dal Sud America nascosta all’interno di container. Giunto in Europa, lo stupefacente veniva distribuito da autotrasportatori compiacenti e nascosto all’interno di depositi, covi e nascondigli in Campania, Calabria, Emilia Romagna e Lazio.
Ed anche Castel Volturno era al centro di questo traffico internazionale, come scritto nell’ordinanza, firmata dal gip Linda D’Ancona, che ha portato all’arresto di 28 persone. Imperiale, che in un anno commercializzata anche 7 tonnellate di droga, avrebbe anche programmato una spedizione di 600 chili di cocaina da Castel Volturno con direzione Sydney. Una nuova rotta del narcotraffico internazionale.