CUB RIFIUTI E VOTO DI SCAMBIO. La prescrizione “chiude” il processo su Antonio Scialdone

11 Dicembre 2022 - 10:52

Dopo che è caduta l’aggravante di camorristica, in queste ore il PM ha chiesto la prescrizione nei confronti del politico

VITULAZIO – Dopo l’assoluzione dall’accusa di truffa e abuso d’ufficio, avvenuta il 23 giugno 2021, le accuse di voto scambio (inizialmente pesate dall’aggravante camorristica, poi caduta) ai danni di Antonio Scialdone, in passato direttore del CUB Rifiuti e attualmente consigliere comunale di Vitulazio, sono finite in prescrizione.

Nelle scorse ore, durante il processo celebrato davanti alla seconda sezione penale del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, il pubblico ministero Simona Belluccio ha chiesto la prescrizione per Scialdone.

Secondo alcuni collaboratori di giustizia, il politico era uomo a disposizione del clan dei Casalesi, una circostanza non ritenuta fondata se, come detto, l’aggravante camorristica è poi caduta.

Era rimasta in piedi solo con l’accusa di voto di scambio, per aver promesso a Maurizio Fusco, ritenuto un capozona del clan dei casalesi, l’assunzione della moglie e del fratello, in cambio del supporto alla sorella Giovanna Scialdone, candidata alle elezioni del 2009.