Violenze in CARCERE. Altre associazioni parti civili nel processo

17 Dicembre 2022 - 11:42

SANTA MARIA CAPUA VETERE – L’Associazione ItaliaStatodiDiritto potrà costituirsi parte civile nel processo iniziato davanti alla Corte d’Assise di Santa Maria Capua Vetere per le violenze ai danni dei detenuti avvenute il 6 aprile del 2020 nel carcere sammaritano ‘Francesco Uccella’, in cui sono imputate a vario titolo per reati di tortura, omicidio colposo come conseguenza di tortura, lesioni pluriaggravate, abuso di autorità, falso in atto pubblico, 105 persone, quasi tutti agenti della Polizia Penitenziaria, ma anche funzionari del D.A.P. (Dipartimento Amministrazione Penitenziaria) e medici dell’Asl di Caserta.
Lo ha annunciato l’avvocato Guido Camera, presidente dell’Associazione, dopo l’udienza celebratasi questa settimana
presso l’aula bunker del carcere di Santa Maria Capua Vetere.
La Corte di Assise, nella sua decisione, ha riconosciuto che ItaliaStatodiDiritto, un’associazione nata a Milano e
progressivamente sempre più radicata su tutto il territorio nazionale, è legittimata alla partecipazione del processo in
quanto portatrice di “un interesse collettivo riferibile all’intera categoria dei detenuti, con l’obiettivo di assicurare
agli stessi un’esperienza detentiva al paradigma normativo di riferimento e non priva dell’ineliminabile funzione
risocializzante, quale deve essere assicurata da uno stato di diritto, nell’ambito del quale il potere esecutivo agisce entro i confini tracciati dalle norme espressive della volontà popolare”. I giudici sammaritani hanno inoltre ammesso al
processo ItaliaStatodiDiritto riconoscendo che l’associazione “mantiene viva l’attenzione sul tema, con l’obiettivo di
influire

positivamente sul concreto dispiegamento del potere autoritativo di cui è titolare l’apparato statale”.