Permesso premio negato per il boss dei Casalesi: non ha rispettato la “buona condotta”
29 Dicembre 2022 - 17:05
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SAN CIPRIANO DI AVERSA – Permesso premio negato per il boss del can dei casalesi, Vincenzo Zagaria. A stabilirlo è la Corte di Cassazione proprio sul ricorso presentato da Zagaria contro l’ordinanza del tribunale di sorveglianza di Sassari. per il giudice “sussiste in concreto una incompatibilità tra il regime differenziato cui lo Zagaria è attualmente sottoposto e la eventuale ammissione al permesso premio essendo venuti meno i presupposti per la sua sottoposizione al regime di 41bis. Il Ministro ha indicato le condizioni relative ai condannati per reati cosiddetti “ostativi di prima fascia” ai fini della concessione dei permessi premio: la regolarità della condotta intramuraria; la sussistenza di elementi tali da escludere sia l’attualità di collegamenti con la criminalità organizzata, terroristica o eversiva, sia il pericolo del rispristino di tali collegamenti nella interpretazione fornita dalla Corte costituzionale in base alla quale gli accadimenti in concreto idonei a superare la presunzione di attuale pericolosità non possono essere unicamente la regolare condotta carceraria, la partecipazione del detenuto al percorso rieducativo o la dichiarata dissociazione; occorre un accertamento rigoroso e una motivazione rafforzata proporzionata alla forza del vincolo imposto dal sodalizio criminale del quale si esige l’abbandono definitivo”. Mentre il giudice della Cassazione rivela “la