SPARI AL FIGLIO DELL’EVRAIUOLO DAVANTI AL BAR. Tammaro Caterino non ha fatto i nomi di chi ha colpito la sua auto?

14 Giugno 2023 - 20:00

Un ragionamento sui fatti avvenuti venerdì scorso a San Cipriano e su quanto è successo in queste ore per quanto riguarda le indagini

SAN CIPRIANO D’AVERSA – Le ricostruzioni di quanto è al centro delle indagini di polizia relativamente agli spari all’esterno di un bar di via Buonarroti a San Cipriano d’Aversa le abbiamo riportate in un articolo poche ore fa (CLICCA E LEGGI).

Per gli spari verso l’auto di Tammaro Caterino, figlio di Sebastiano Caterino, è indagato Francesco Taurino, figlio del ras del clan Bidognetti (deceduto poco tempo fa) Carlo Taurino, e genero di Vincenzo Caterino Baffone.

Ad essere iscritto nel registro indagati, probabilmente, ma questo non è ancora stato accertato, è anche il fratello, Gennaro Taurino.

Ragionando sulle modalità e sulle tempistiche della perquisizione, avvenuta nelle scorse ore a casa di Francesco Taurino, è presumibile che Tammaro Caterino, vittima di questo blitz con arma da fuoco, dopo una lite all’esterno del bar, non abbia parlato con gli inquirenti.

Il figlio del boss ucciso il 31 ottobre del 2003 in via dei Romani a Santa Maria Capua Vetere ha avuto, come si suol dire, un comportamento omertoso, non rivelando con chi avesse litigato prima degli spari, nonostante anche il rischio di un possibile arresto, lasciando, quindi, il compito agli agenti di costruire l’identikit dei responsabili.

E possiamo scrivere ciò ragionando su alcune circostanze certe di cui abbiamo dato notizie in esclusiva sabato scorso (CLICCA E LEGGI QUI).

Come scritto pochi giorni fa, la lite è avvenuta all’esterno del bar e all’interno del locale erano presenti degli agenti di polizia. Le videocamere di sorveglianza erano attive e quindi sarebbe stato presumibile un’operazione più rapida.

È probabile che le forze dell’ordine abbiano preferito far passare qualche ora in più, per analizzare al meglio la dinamica che ha portato agli spari.