CONGRESSO FDI. Gimmi Cangiano candidato unitario alla presidenza del partito. Cerreto paga supponenza e la sua sudditanza a Magliocca&Zannini e l’idea Genny Iannotti

18 Novembre 2023 - 18:09

L’intesa, a cui ha lavorato a lungo la senatrice Giovanna Petrenga negli ultimi giorni, prevede la nomina del consigliere regionale Alfonso Piscitelli quale vice presidente vicario. Riunione definitoria appena iniziata. Torneremo con nuovi aggiornamenti solo se il quadro di questa intesa si dovesse verificare

CASERTA (g.g.) – Torneremo sulla notizia solo se, alla fine della riunione che comincerà a breve tra i tre parlamentari di Fratelli d’Italia, la senatrice Giovanna Petrenga e i deputati Gimmi Cangiano e Marco Cerreto, oltre al consigliere regionale Alfonso Piscitelli, dovessero emergerà novità rispetto al quadro uscito ieri sera quando, durante un’altra riunione con gli stessi partecipanti, la senatrice Petrenga è riuscita a liberare il partito da impasse, una contrapposizione frontale che, pur definendosi su una chiara espressione della maggioranza delle tessere e degli iscritti vicino alla posizione di Cangiano e Cerreto, non sarebbe stata indolore, in considerazione dei mille e duecento iscritti della coppia

Piscitelli-Enzo Pagano.

Favorita dalla sua posizione super partes, la Petrenga ha avvertito che un impegno di Cangiano in sostituzione dell’uscente Cerreto, al quale non ha fatto difetto negli ultimi giorni una dialettica non certo soffice e puntata con una certa veemenza a far valere, al cospetto di Piscitelli e Pagano la valenza dei numeri congressuali, potesse favorire il raggiungimento di quell’unità per la quale ha lavorato negli ultimi giorni.

Gimmi Cangiano ha detto sì e Marco Cerreto non ha potuto fare un passo indietro perché poi, a dirla tutta, la magna pars delle oltre 3 mila tessere, che costituiscono il cartello dell’elettorato congressuale dei due deputati sono frutto del lavoro di reclutamento soprattutto di Cangiano.

In questa cornice di unità dovrebbe entrare l’attribuzione di vice presidente vicario per Piscitelli. Mentre non è escluso che fin da stasera le componenti del partito raggiungano anche un accordo sulle quote di rappresentanza anche per il coordinamento provinciale, formato da 20 componenti a cui si aggiungono quelli di diritto, ossia i parlamentari nazionali, Petrenga e Cerreto, il consigliere regionale Piscitelli e la consigliera provinciale Maria Gabriella Santillo, in attesa delle prossime elezioni di secondo livello, fissate per il 10 dicembre, quando proprio la Santillo sarà chiamata a sfidarsi con il sindaco di Lusciano, Peppe Mariniello, che pare godere del supporto di Cangiano.

La Santillo, però, spera di mantenere il suo posto in coordinamento provinciale, tramite l’attribuzione di un secondo seggio a Fratelli d’Italia in consiglio provinciale, cosa che accadrebbe qualora il partito di Giorgia Meloni dovesse prendere 1.500 voti ponderati in più rispetto alle elezioni 2021.

Del coordinamento provinciale di FdI fa parte anche il presidente della ex Azione Giovani.

Complessivamente, dunque, 25 persone con diritto di voto, alle quali si aggiungeranno altre 20 persone senza diritto di voto. Raggiunto l’accordo, il problema sarà il coordinamento provinciale, nodo che si risolverà solo quando, all’hotel Plaza di Caserta, sabato prossimo, 25 novembre, cominceranno i lavori del congresso che si concluderanno nella giornata di domenica, con seggi aperti in diversi seggi della provincia.

Cerreto paga anche ciò che abbiamo spiegato lungamente in un nostro articolo di qualche giorno fa, ossia il suo schiacciamento, dovuto anche a vincoli di amicizia intensissimi, culminati anche con l’assunzione del ruolo di padrino-di-qualcosa dei figli di Magliocca o viceversa, con un presidente di Provincia appartenente solo sulla carta a Forza Italia, ma in realtà totalmente e a nostro avviso indissolubilmente, in considerazione delle tante, troppe cose, confessabili e inconfessabili, fatte e gestite insieme negli ultimi anni, al più deluchiano dei consiglieri regionali, ovvero a quel Giovanni Zannini il quale, al di là della definizione di etichetta di moderato, è spina dorsale di una regione governata a pieno titolo, senza se e senza ma, dal centrosinistra con il concorso del Partito Democratico.

Ad aver pesato sul nome di Cerreto è stata anche la sua spinta verso il nome dell’avvocato Gennaro Iannotti, detto Genny, da inserire come leader, candidato sindaco per la città di Caserta, nel caso in Carlo Marino dovesse riuscire nell’obiettivo che l’avvocato di Puccianiello ha in mente ormai da anni: l’Europarlamento.

Era del tutto evidente, così come abbiamo scritto nell’articolo appena citato, che Cerreto non potesse interpretare la linea politica di un partito antiteticamente alternativo a Vincenzo De Luca, vista la posizione di Magliocca che il potere lo spartisce con Zannini e dunque fa, in tutto e per tutto, gli interessi del governatore e del centrosinistra in provincia di Caserta.

Gimmi Cangiano, eletto come candidato unitario, darà quel segnale che Cerreto non aveva dato. Pur appartenendo, infatti, ai poteri del presidente provinciale del partito eletto di nominare 7 componenti su 20 del coordinamento provinciale, Cangiano si è detto disposto a discutere complessivamente sulle quote di rappresentanza, impegnando tutti e 20 i nomi, quindi anche le sette nomine interne a quelli che saranno i suoi poteri quando sarà presidente del partito.

Come abbiamo scritto all’inizio dell’articolo, daremo aggiornamenti solo se, dalla riunione che sta vivendo le sue prima fasi, si dovesse sviluppare un quadro diverso da quello tracciato ieri e con cui sono iniziati i lavori.