Patenti e documenti falsi per i permessi di soggiorno. Indagato confessa: “non sono a capo di nessuna associazione” 

4 Dicembre 2023 - 13:50

E’ quanto sostenuto dal sanciprianese nel corso dell’interrogatorio di garanzia dinanzi al gip Orazio Rossi del tribunale di Santa Maria Capua Vetere

SAN CIPRIANO D’AVERSA “Ammetto gli addebiti relativamente alle patenti false ed i permessi di soggiorno falsi ma non sono a capo di nessuna associazione. Gli altri indagati ne ho avuto notizie solo dalla lettura dell’ordinanza. Ciervo e Riccardo li conosco solo perché compaesani. Ho saputo delle loro attività illecite dall’ordinanza. Non mi sono mai seduto a tavolino con loro per dire facciamo insieme queste attività illecite. Riguardo mia sorella, sì la carta di credito dove venivano fatti gli accrediti era intestata a lei ma io ne ero l’utilizzatore. Lei non sapeva nulla delle mie attività illecite”.

Sono queste le dichiarazioni spontanee rese da Pietro Di Dona, 51enne di San Cipriano d’Aversa, coinvolto insieme ad altre 6 persone nell’operazione dei Carabinieri della Compagnia di Caserta coordinata dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, che ha portato all’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip sammaritano nei confronti degli indiziati accusati, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di falsi e al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Nel corso dell’ interrogatorio di garanzia dinanzi al gip Orazio Rossi del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, assistito dall’avvocato Domenico Della Gatta, si è avvalso della facoltà di non rispondere ma nelle spontanee dichiarazioni rese al gip ha ammesso i reati negando la partecipazione all’associazione a delinquere.