MARCIANISE. Rissa tra Peppe Tartaglione “lo sceriffo” e Pasquale Salzillo, ma il primo ha piena ragione. Da 9 mesi niente concessioni edilizie sul sito, evidentemente stanno imbrogliando e facendo cose turpi

20 Gennaio 2024 - 16:52

Maria Luigia Iodice, impaurita, è scappata. A questo punto non possiamo pensare altro, perché quello di Marcianise è l’unico Comune d’Italia che, nella sezione Amministrazione Trasparente, non informa i cittadini sui permessi a costruire e sulle Scia. Tartaglione arrabbiatissimo perché non è riuscito ad avere ancora le carte su alcuni cantieri sospetti della Zona industriale. La dietrologia su Velardi è solo una favola fino a quando non sarà ripristinata la legalità dei 7 anni di Angelo Piccolo e della pubblicazione di permessi e Scia.

MARCIANISE. Comincio a preoccuparmi per la mia salute mentale. Per la seconda volta in sei mesi sono letteralmente costretto, infatti, a dar ragione e, dunque, a definire ragioni quelle esposte, con il suo metodo di comunicazione un po’ spicciativo, da Peppe Tartaglione in arte “lo sceriffo”.

Nell’ultima riunione di maggioranza, ci dicono, avrebbe voluto dare quattro schiaffoni, in risposta a due o tre passi incauti fatti nella sua direzione dal vicesindaco Pasquale Salzillo. Di fronte a questo movimento virile, Maria Luigia Iodice è scappata con la stessa abilità che utilizzavano quelle donne dei saloon, in vestito lunghissimo, quando cominciavano certe scazzottate che, sovente, finivano in pistolettate.

Ma cosa ha scatenato la rischiosa reazione di Pasquale Salzillo? Finanche un consigliere comunale di maggioranza, ossia Peppe Tartaglione, ha difficoltà a consultare gli atti dell’Ufficio tecnico, precisamente del V Settore, divenuto ormai una sorta di abitazione personale del Salzillo, di Angelo

Piccolo, di Tommaso Colella & company. E se questa difficoltà la incontra un consigliere comunale di maggioranza, i cittadini di Marcianise stanno proprio freschi nell’attendere la pubblicazione di tutte quante le concessioni edilizie negate sin dall’inizio di questa consiliatura dall’amministrazione comunale che, compiendo un atto illegale, ma ancor di più immorale, non ne ha pubblicate nemmeno una nella sezione “Amministrazione Trasparente” del sito del Comune.

Per cui lo sceriffo è stato costretto a mettersi a cavallo e girare tutta quanta la zona industriale di Marcianise  per verificare tre o quattro cosine strane che gli avevano raccontato. E in questo caso, Tartaglione ha fatto proprio lo sceriffo, ritenendo di aver incrociato interventi edilizi non regolari. Quando ha trovato il solito muro di gomma nell’ufficio di Angelo Piccolo, ne ha cantato quattro, a mio avviso, come scrivevo all’inizio, giustamente a Pasquale Salzillo che, ci chiediamo, fino a che punto voglia tirare questa corda impossibile da tenere tesa, nonostante un sindaco inesistente che, pur di mantenere intatta la felicità di specchiarsi e di veder riflettere la sua immagine con quella fascia, non si pone nemmeno il problema di studiare le norme, affidandosi a una segretaria comunale, che, se vogliamo giustificarla, dobbiamo considerare non all’altezza del suo compito, non certo perfetta conoscitrice delle leggi e delle altre fonti del diritto, e se, invece, non vogliamo giustificare, dovremmo affermare che lei per prima, da responsabile dell’Anticorruzione, sta mantenendo la coda a un gruppo di potere che, con la storia di Angelo Piccolo, ormai da sette anni consecutivi responsabile dello stesso procedimento, cioè del Settore delle concessioni edilizie e con la storia della mancata pubblicazione delle concessioni,  si segnala tra i meno trasparenti d’Italia.

Una corda destinata a rompersi e che ci può tranquillamente fare affermare oggi, che evidentemente, Pasquale Salzillo e Angelo Piccolo e tutti quelli che gravitano nella loro orbita abbiano qualcosa da nascondere. Non è a nostro avviso diffamatorio, poi magari ci incontreremo in Tribunale in caso di querela, con il terzo fratello di famiglia, l’avvocato Andrea Piccolo, quello della BMW Serie 4, facendolo decidere ad un giudice della Repubblica Italiana, dire anche di più: se, infatti, da nove mesi questa amministrazione nega ai cittadini la visione delle concessioni edilizie, vuol dire che sta facendo degli imbrogli, delle porcherie. C’è poco da dire e non si tratta certo di affermazioni gratuite, prima di quella continenza abituale discrimine del reato di diffamazione a mezzo stampa.

Peraltro, nel momento in cui questo  giornale ha scoperto, gironzolando in auto, quello che sta succedendo nel cantiere di Blu Car con Pino Riccio progettista e direttore dei lavori, aggiungendo alla circostanza di un intervento edilizio a dir poco discutibile, l’appendice di quella BMW serie 4 di proprietà di Blu Car e in uso ad un componente della famiglia di Angelo Piccolo, embè riteniamo di non proferire nessuna offesa nel momento in cui affermiamo che se questa amministrazione e chi la sostiene, cioè i vari Nicola Scognamiglio, Maria Luigia Iodice, Giampiero Zinzi non pone rimedio alla pervicace volontà di Pasquale Salzillo di negare la pubblicazione delle concessioni edilizie, anche loro sono degli imbroglioni, unendo al gruppo anche l’assessore ai lavori pubblici Stefano Farro, espresso dal mio amico Giampiero  Zinzi.

Come dar torto allora a Peppe Tartaglione?  È totalmente inutile la strumentalizzazione in atto in queste ore, per dare alla sua arrabbiatura un significato politico legato ad un’attività sottotraccia dell’ex sindaco Antonello Velardi che vorrebbe sostituire l’assessore Antonio Golino con la sua pupilla Angela Letizia in un rimpasto per il quale il consigliere comunale ribaltonista Giovanni Pratillo starebbe spingendo per sostituire l’assessora Carmen Posillipo addirittura con Pino Riccio in persona.

Se vogliamo ragionare su queste cose, se vogliamo ipotizzare prospettive di questo tipo, dovete fare il vostro dovere di amministratori onesti e trasparenti, che invece non state facendo: pubblicate, cioè, tutti i permessi a costruire e le Scia compresi quelli che invano Peppe Tartaglione chiede, con pienissima ragione e soprattutto con pienissimo diritto vergognosamente negato, di visionare. Poi, potremo parlare eventualmente di Velardi, della sua pupilla, di Pino Riccio e di tutto il resto, Ma fino a quando ci sarà questo macigno da rimuovere non si potrà parlare di nulla, perché noi, pur avendone viste tante nella nostra vita, una roba del genere, cioè la violazione delle norme sulla rotazione dei responsabili dei procedimenti, come sta succedendo con Angelo Piccolo e, ancor più incredibilmente – veramente facciamo ancora fatica a convincerci che questa cosa stia realmente succedendo – la mancata pubblicazione dei permessi a costruire e delle Scia, noi non potremo affrontare nessun altro argomento, perché saremo costretti a scriverlo, a denunciarlo, non una volta a settimana, come facciamo adesso, ma una volta al giorno.