S. MARIA C.V. Violenze in carcere. Teste accusa agenti ma il video lo smentisce
27 Marzo 2024 - 17:34
Tensione oggi in aula per la testimonianza piena di contraddizioni del detenuto Luigi Ambra.
SANTA MARIA CAPUA VETERE. Ha provocato tensione e fatto arrabbiare quasi tutti, dall’accusa alla difesa al presidente del collegio giudicante, la testimonianza, piena di contraddizioni, resa dal teste Luigi Ambra nel maxi-processo ai poliziotti penitenziari per i pestaggi ai detenuti avvenuti nel carcere di Santa Maria Capua Vetere il 6 aprile 2020.
Come riportato dall’Ansa, Ambra era recluso nell’istituto casertano al momento dei fatti e nel processo – 105 imputati tra agenti penitenziari, funzionari del Dap e medici dell’Asl di Caserta – si è costituito parte civile in quanto persona offesa.
Rispondendo in aula alle domande del pubblico ministero Alessandro Milita, Ambra, che in sede di indagine non aveva accusato alcun agente di averlo picchiato, conferma che “nessun poliziotto presente in aula ha usato violenza contro di me quel giorno”.
Conferma poi quanto riferito ai carabinieri durante le indagini preliminari, quando aveva raccontato che alle 15 del 6 aprile, cioè circa un’ora prima che iniziasse la perquisizione straordinaria durante la quale avvennero i pestaggi, aveva visto un gruppo di cinque agenti al piano terra che confabulavano.
“Sentii che un ispettore diceva in dialetto ‘stacc i telecamere’, dalla voce mi sembrava l’ispettore Biondi (imputato, ndr), e poi vidi l’assistente Gabriele Pancaro (imputato) dirigersi verso la sala regia”.
Accuse