TUTTI I NOMI. CAMORRA, VOTI E CENTRO COMMERCIALE. Chiesta la condanna dell’ex sindaco, di imprenditori e tecnici comunali
8 Maggio 2024 - 10:07
CASAL DI PRINCIPE – Continuano gli effetti dell’ormai famosa inchiesta del dicembre 2011, denominata Il Principe e la Scheda Ballerina, che portò all’arresto di 57 persone.
L’indagine della DIA e dei Carabinieri del Comando provinciale di Caserta avevano portato alla luce l’obiettivo del clan dei Casalesi, con al centro la figura dei boss Giuseppe Russo O’ Padrino e Massimo Russo, di partecipare alla costruzione e ai posti di lavoro da assegnare all’interno del centro commerciale Il Principe a Casal di Principe, da realizzarsi in zona Madonna di Briano. L’inchiesta analizzò anche il controllo per le elezioni amministrative comunali negli anni tra il 2007 e il 2010.
Un’indagine che ha aperto diversi filoni processuali, tra cui quello che vede imputati alla sbarra della corte di Appello di Napoli. Tredici persone, ovvero coloro per i quali la Cassazione, dopo il dibattimento in primo e in secondo grado, iniziato in rito abbreviato, annullò la sentenza rinviando gli atti ad altra sezione della Corte di Appello.
Il procuratore generale Lorenzo Salazar ha chiesto per Nicola Palladino, imprenditore assolto in primo e in secondo grado, una condanna per concorso esterno nel clan dei Casalesi pari a 6 anni e 8 mesi.
Cinque anni e otto mesi per il 58enne Luigi
Vincenzo Schiavone e Vincenzo Falconetti, ex funzionari dell’ufficio tecnico di Casal di Principe rischiano la condanna a due anni otto mesi. Anche per loro c’è la contestazione del concorso esterno.
Quattro anni e 4 mesi, invece, per Giovanni Lubello, accusato di riciclaggio. Due anni di reclusione sono stati richiesti per Gennaro Diana, Luca Diana, accusati di scambio elettorale politico mafioso, e Demetrio Corvino, a cui si contesta il reato di corruzione. Chiesta l’assoluzione per Eleonora Alfieri e Mirella Cirillo. Non è ancora finita la requisitoria della procura generale e si aspetta di sapere quale sarà la richiesta per Arturo Cantiello, accusato di falso, e per il 66enne Luigi Corvino.
Dopo le richieste di condanna della procura ci saranno le righe dei difensori con molti avvocati casertani impegnati tra cui Carlo De Stavola, Ferdinando Letizia e Gianluca Corvino.