LO SCANDALO. ECCO LA PROVA. Migliaia e migliaia di pratiche false per il REDDITO DI CITTADINANZA. Una vergogna solo delle province di Napoli e Caserta

12 Luglio 2024 - 13:24

L’indagine chiusa nei giorni scorsi dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere sulle attività di un patronato di Grazzanise espone emblematicamente una autentica piaga. Per avere i soldi nei primi due anni occorreva in pratica solo un’autocertificazione con l’Inps totalmente paralizzata e impossibilitata a effettuare i controlli dalle indicazioni dell’allora presidente oggi neo europarlamentare di 5 stelle, Pasquale Tridico

GRAZZANISE– (Gianluigi Guarino)  L’indagine condotta dal pubblico ministero della Procura Santa Maria Capua Vetere, Sergio Occhionero, che potrebbe portare, di qui a poco, ad una richiesta di rinvio a giudizio formulata a carico di Raffaele Di Resta,  titolare del Caf di Grazzanise Di Resta service  (CLIKKA E LEGGI) e di altre 23 persone di origine pakistana, presunti percettori legali di un reddito di cittadinanza che non avrebbero dovuto invece percepire ha riaperto al contrario una ferita gravissima che ancora oggi getta vergogna sulla popolazione campana soprattutto di quella residente nelle province di Napoli e di Caserta

Niente in contrario sul fatto che il centro sinistra, risultati delle elezioni europee alla mano, vanti ancora oggi in queste due decisive province, una chiara maggioranza di consensi, base solidissima,  sul centro destra, in vista delle elezioni regionali dell’anno prossimo. Il problema è che ciò avviene, e lo scriviamo assumendocene tutta la responsabilità, attraverso la più grande, attraverso una mastodontica operazione, senza alcun precedente, neanche quella rappresentata dalla famigerata Cassa del Mezzogiorno  operazione

di voto di scambio mai verificatasi in Italia dal 1861 ad oggi.

I voti, qui da noi, si comprano brevi manu a 50 euro a botta. Ma nessuna differenza per come è stata concepita la legge che ha istituito il reddito di cittadinanza esiste tra il voto comprato nella singola palazzina popolare e l’erogazione di questi assegni a soggetti di ogni tipo, a malavitosi, parcheggiatori abusivi, percettori in nero di redditi spesso sontuosi, a fannulloni di ogni risma che per anni hanno potuto alzarsi a mezzogiorno la mattina, rifiutando ogni offerta di lavoro, spesso con la complicità di alcuni centri per l’impiego avendo solo poi il problema di controllare se sul proprio conto corrente fossero stati accreditati i 900 o i mille euro di ordinanza ogni 30 giorni.

Cinque Stelle e chi lo ha rappresentato ai vertici dell’Inps, Pasquale Trilico, sono coinvolti in questa vicenda di voto di scambio che non a caso quello che, per molti aspetti, è il peggior popolo d’Italia ossia la molta parte dei residenti delle province di Napoli e Caserta sperano ancora che quei tempi possano ritornare che per questo motivo votano ancora un movimento che attraverso il reddito di cittadinanza e attraverso il bonus 110 ha precipitato l’Italia in uno stato di indebitamento come è esistito solo negli anni 70 e anni 80 creando di nuovo le condizioni  del disonore nazionale, quelle che nutrendo  il parassitismo di oggi si condanna definitivamente i giovani ad andarsene da questo paese  o ad accettare la prospettiva di una previdenza di povertà assoluta.

Popolo cialtrone che ha dato ai 5 stelle, molto  più del 20% in provincia di Napoli, poi un risultato ragguardevole in provincia di Caserta a differenza del reto d’Italia dove i grillini sono praticamente scomparsi o quasi  alle ultime elezioni europee

E allora, vergognandoci di dire queste cose e di prendere le distanze etniche rispetto ad un etnia a cui apparteniamo l’indagine della procura sammaritana andrebbe presa come un master esemplare di quello che è stato il reddito di cittadinanza nelle province di Caserta e di Napoli: io, titolare di un patronato della furbizia, prendo 23 pakistani, gli faccio dichiarare che sono cittadini italiani e, soprattutto, gli faccio dichiarare che negli ultimi 2 anni hanno vissuto stabilmente in questo paese. Una persona sana di mente è indotta a pensare che questa abbia potuto rappresentato solo l’inizio, la prima parte della procedura. No, almeno per un anno e mezzo se non per due fino a quando Mario Draghi non si è vergognato pure lui di essere un cittadino italiano quando ha trovato questo sperpetuo e quello del bonus 110, non ha fatto partire controlli che fino ad allora l’Inps non aveva fatto

In pratica, lustratevi gli occhi, per aver i soldi del reddito di cittadinanza bastava quello che il signor Di Resta ha fatto produrre nel suo patronato

Un’ autocertificazione, ovviamente integrata con un ISEE naturalmente vuoto,  di 23 pakistani i cui documenti sono finiti sulle scrivanie di un Inps guidata al tempo dal già citato Pasquale Tridico, umo che non a caso 5 stelle ha gratificato con un seggio al parlamento o europeo, e da li si è proceduto direttamente al pagamento. In nessun altro posto del mondo sono successe cose come quelle raccontante emblematicamente nell’indagine della procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere sulla Di Resta service.

L’Italia pagherà per decenni questa follia collettiva, oddio questa brutta, patetica rappresentazione di se di alcune aree del sud, province di Napoli e di Caserta in primis. Per un lungo periodo, alcuni centri per l’impiego anche nella provincia di Caserta, si sono girati dall’altra parte, quando dagli imprenditori arrivavano i documenti che attestavano le migliaia e migliaia di dinieghi da parte di percettori di redditi di cittadinanza. Dinieghi che non sono stati certificati, come CasertaCe dimostrò in alcuni suoi articoli della fine estate 2021,  in modo da far scattare l’unica regoletta, per altro elusa in maniera totale e fondata sul fatto che al secondo diniego il percettore di reddito di cittadinanza avrebbe dovuto perdere il suo sussidio.

Questo è stato a Caserta, questo è stato a Napoli.

 Noi crediamo che Vincenzo De Luca sia stato tra i peggiori presidenti della Regione Campania dal 1970 ad oggi. Ma non è il nostro punto di vista che conta più di tanto. Perché magari ci sono tante altre persone che ritengono Vincenzo De luca il migliore presidente della regione della storia o l’opzione di un nuovo presidente di centro sinistra la migliore delle soluzioni

Ma sapete qual è il problema politico ma addirittura attinente alle fondamenta della legittimità democratica? Che se oggi il centro sinistra in Campania è favorito per le prossime elezioni regionale a differenza di quanto lo sia in tante altre realtà territoriali è perchè  qui il voto è ancora taroccato, perché 5 stelle può  addirittura rivendicare la candidatura a governatore dall’alto m mai come in questo caso bisogna dire dal basso dei voti raccolti nelle province di Napoli e Caserta o quantomeno può dare un apporto decisivo, costituito, ripetiamo, dalla più mastodontica operazione di voto di scambio che, prima la monarchia dal 1861 al 1946  e poi la Repubblica Italiana, dal 1946 ad oggi,  abbiano mai vissuto