COSE STRANE ALLA PROVINCIA. Due gare per lavori da 1.3 milioni di euro e tutte le 26 società in lizza presentano praticamente la stessa offerta. E mo’ cos’è ‘sta roba!?

16 Luglio 2024 - 13:01

“Aaah, ecco perché siete intoccabili

Il 38% come quota vincente di ribasso che spesso citiamo probabilmente è stato uno spunto per quasi trenta imprese. Una roba onestamente mai vista prima. Difficile pensare ad un puro caso, ma fino a prova contraria…

CASERTA (l.v.r.) – Vi ricordate quando dicevamo che il ribasso giusto per vincere gli appalti alla provincia di Caserta è del 38%?

Ecco, ben 26 imprese partecipanti a due gare da 650 e 647 mila euro devono averci preso alla lettera, presentando tutti la stessa cifra di ribasso, per l’appunto, 38%, con solo i numeri dietro la virgola che differenziano di poco.

Sostanzialmente, quindi, 26 offerte in pratica identiche.

All’amministrazione provinciale di Caserta guidata dal presidente Giorgio Magliocca ci sono state cose strane: appalti a società sequestrate, funzionari corrotti rimasti anonimi, ma lo strumento del “ribasso fissi” davvero non ce l’aspettavamo.

E a questo punto una chiamata al ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini il presidente Magliocca potrebbe farla, per proporre questa nuova magia casertana da inserire nel Codice degli appalti.

Tutte offerte sostanzialmente uguali. Così nessuno fa la parte dello spavaldo o del tirchio quando si aprono le buste dei ribassi. Un’opera di livellamento, una specie di uno vale uno (anzi, 38 vale 38), stile Movimento 5 Stelle.

Ora vi aspettate che scriveremo che, se 26 imprese presentano tutte un ribasso della stessa cifra intera, cambiando soltanto nella sua frazione decimale, i centesimi, si ha l’impressione di un accordo a monte per decidere a chi dovesse andare questo appalto. Ma se lo facessimo forse beccheremmo una denuncia, visto che fino a prova contraria manca la certezza di un cartello di imprese, circostanza che potrebbe essere argomento di un approfondimento della procura di Santa Maria Capua Vetere.

Comunque, ci sarebbe da chiedersi cosa sia successo, perché un caso simile avvenga. E andrebbe chiesto agli imprenditori, al dirigente del settore di questa gara – Viabilità e Trasporti – Gerardo Palmieri, e ai due Rup di gara, i funzionari della provincia di Caserta Michele Annunziata e Flavio Marraffa.

Quindi, non possiamo parlare di cartello o accordi a monte, ovvero due appalti truccati, ma resta il fatto che 26 offerte, tutte comprese nel range di una percentuale intera, è qualcosa che mai è successo nella storia recente di questa provincia e di questo Paese.

Venendo alle aggiudicazioni, i lavori di manutenzione su diverse strade provinciali da 650 mila euro sono stati affidati alla società, riteniamo unipersonale, Giovanni Schiavone con sede a Casal di Principe, in via Foggia. Seconda in graduatoria è finita la ditta Megastrutture di San Nicola la Strada, nome sobrio scelto da Antonio Schiavone, originario di Casal di Principe anche lui e titolare di questa impresa, con sede in quel comune – San Nicola – divenuto negli anni dormitorio per tanti napoletani in fuga dal caos dell’area nord del capoluogo di regione.

Ma Antonio Schiavone e la sua Megastrutture può festeggiare lo stesso, perché è arrivato primo nella gara di manutenzione delle strade provinciali nella zona Ischitella, di Santa Maria a Cubito, Cancello ed Arnone e Casapuzzano, dal valore di 647 mila euro.

Ovviamente, entrambi ribassi sono nella misura del 38% e centesimi.

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