Spaccio internazionale di droga. La Cassazione respinge i ricorsi: 55 anni di carcere per gli affiliati al clan “La Torre”

7 Agosto 2024 - 12:22

I ricorrenti per mezzo dei loro legali hanno presentato istanza in Cassazione avverso  la pronuncia della Corte di Appello di Napoli che rideterminava le pene loro inflitte per il reato di associazione a delinquere finalizzato al traffico internazionale di sostanze stupefacenti aggravato dalla metodologia mafiosa

MONDRAGONE – Spaccio di droga, confermati 55 anni di reclusione agli affiliati e fiancheggiatori del clan La Torre.

E’ quanto stabilito dalla quarta sezione della Corte di Cassazione, presieduta da Francesco Maria Ciampi, nei confronti di Emiilio Boccolato alias ‘Zucculone‘; Tobia Ferrara detto ‘Barbarossa‘; Giovanni Sciacca, Gregory Chester Remmers; Oreste Giovanni Squillaci che hanno presentato ricorso avverso  la pronuncia della Corte di Appello di Napoli che rideterminava le pene loro inflitte per il reato di associazione n delinquere finalizzato al traffico internazionale di sostanze stupefacenti aggravato dalla metodologia mafiosa.

I ricorrenti per mezzo dei loro legali hanno presentato istanza in Cassazione lamentando l’inesistenza del vincolo associativo e le finalità criminose conseguite mediante lo stesso.

A parere della Suprema Corte la pronuncia bis di Appello è corretta poichè “le intercettazioni e gli accertamenti investigativi hanno mostrato una fitta rete di rapporti e collaborazioni coi sodali finalizzata alla realizzazione di un traffico di cocaina, oltre 1 tonnellata, importata dal Sudamerica e dall’Olanda“.

Per tali motivo i ricorsi sono inammissibili.