Accoltella coniugi per motivi sentimentali, al via il processo in Appello

5 Settembre 2024 - 20:55

La donna delusa dalla fine della relazione in un ultimo tentativo di riconciliazione sferrò 9 coltellate

CASERTA/CASAGIOVE – Al via il processo in Appello per Anastasia Harina, 33enne ucraina, imputata per il tentato omicidio, nella notte del 12 giugno 2022, dell’ex amante, M.S., 43enne di Casagiove, e della nuova compagna di questi, la 36enne M.D, anch’ella residente nel comune alle porte di Caserta.

Per quel duplice tentato omicidio, la Prima Sezione del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, presieduta da Sergio Enea (a latere i giudici Norma Cardullo Giuseppe Zullo) ha condannato a 12 anni e 5 mesi la donna che non voleva rassegnarsi alla fine della sua relazione.

Il prossimo lunedì, 9 settembre, Anastasia Harina, assistita dai legali Chiara Penna del Foro di Cosenza e da Ivano Ragnacci del Foro di Roma, dovrà comparire dinanzi alla seconda sezione, collegio C, della Corte di Appello di Napoli

La donna, ristretta da oltre un anno ai domiciliari, sin dai primi atti ha reso la propria versione dei fatti, collaborando con gli inquirenti.
Ció che è apparso subito evidente dall’analisi degli atti, però, oltre all’assenza di un interprete (in palese violazione dei diritti della signora) che avrebbe certamente potuto ed anzi dovuto filtrare il dichiarato dell’allora indagata, è la mancanza di una perizia sull’arma del delitto volta ad accertare la presenza delle impronte digitali delle asserite parti lese. La signora ha infatti sempre affermato di essersi difesa dall’attacco delle due persone offese. Manca quindi una verifica circa l’attendibilità della versione resa. Uno dei nuovi motivi d’impugnazione presentati è dunque correlato alla legittima difesa.
Un secondo motivo è relativo alla irragionevole aggravante della premeditazione. I giudici per un verso riconoscono come l’imputata abbia agito d’impeto, mentre, per altro, con manifesta contraddizione, affermano abbia programmato nei dettagli il duplice tentato omicidio. Si chiede dunque la rinnovazione dell’istruttoria dibattimentale