Spaccio di droga per conto del clan Belforte, nessuno sconto di pena per Maiello

18 Settembre 2024 - 11:31

La Cassazione ha rigettato la richiesta di unificazione sotto il vincolo della continuazione di due sentenze che condannavano il ricorrente per associazione a delinquere finalizzata allo spaccio con l’aggravante dell’agevolazione del clan dei Belforte

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MADDALONI – La settima sezione della Corte di Cassazione, presieduta da Vincenzo Siani, si è pronunciata sul ricorso presentato da Giovanni Maiello, 47enne di Maddaloni, avverso la pronuncia della Corte di Appello di Napoli che in veste di giudice di esecuzione aveva rigettato la richiesta di unificazione sotto il vincolo della continuazione di due sentenze, una apportava una condanna di 9 anni e 4 mesi di reclusione e l’altra 6anni e 8 mesi di reclusione, che condannavano Maiello per associazione a delinquere finalizzata allo spaccio con l’aggravante dell’agevolazione del clan

dei Belforte.

A parere della Suprema Corte il ricorso è inammissibile poichè “i fatti in relazione ai quali si invoca la riunione in continuazione sono slegati tra loro, apparendo frutto di separate volizioni. Trattasi infatti di differenti condotte che si collocano in differenti contesti spaziali e temporali e che di volta in volta rampollano inoltre dalle intraneità  di Maiello a differenti sodalizi criminali”.