I PRIMI NOMI. Indagati per raccomandazioni ai concorsi per vigili del fuoco e guardia di finanza. E le famiglie pagano 50 mila euro

1 Ottobre 2024 - 13:37

MARCIANISE – Si tratta di uno degli argomenti più dibattuti ma che quasi mai riesce ad emergere con inchieste ad ampio raggio.

Ci sta provando la procura di Santa Maria di Capua Vetere che ha indagato diverse persone ritenute responsabili di avere promesso raccomandazioni nei concorsi per vigili del fuoco e Guardia di Finanza. Gli episodi contestati sarebbero avvenuti tra il 2020 e il 2021.

In una circostanza, la famiglia di una ragazza, inizialmente non entrata all’interno del corpo della Guardia di Finanza a seguito di concorso, poi assunta tramite scorrimento graduatoria, avrebbe pagato 50.000 euro a Alessandro Pepe, 51enne di Recale, a Paride Bizzarro, 68enne di Marcianise e al quarantottenne, anch’egli di Marcianise, Domenico Di Maio

Non passato il concorso, la famiglia della giovane richiedeva la riconsegna del denaro. Ma dopo il suo ingresso in Finanza, la famiglia viene ricontattata dal falso generale, Domenico Di Maio, per chiedere nuovamente il denaro pattuito.

Secondo la procura era questo il funzionamento: Pepe contattava le famiglie dei candidati sostenendo che senza una raccomandazione non avrebbero possibilità di successo nei concorsi. Bizzarro, invece, prometteva di influire sull’esito delle prove grazie a un presunto generale della guardia di finanza, chiedendo in cambio una bustarella di 50mila euro.

La Procura ha chiuso le indagini e gli indagati rischiano l’accusa di traffico di influenze. Oltre ai mediatori, anche i familiari dei candidati sono stati iscritti nel registro degli indagati.