SINDACO UCCISO. ARRESTATI CARABINIERI CASERTANI. Carcere per l’ex militare “infedele” e per il colonnello Cagnazzo
7 Novembre 2024 - 13:48
CASERTA – Dopo più di quattordici anni c’è la svolta nelle indagini per l’assassinio di Angelo Vassallo, sindaco pescatore di Pollica. Quattro gli arrestati per concorso in omicidio.
Si tratta del colonnello dei carabinieri Fabio Cagnazzo, originario di Aversa, del figlio del boss nonché collaboratore di giustizia Romolo Ridosso del clan di Scafati Loreto-Ridosso, dell’imprenditore Giuseppe Cipriano e dell’ex brigadiere dell’Arma, Lazzaro Cioffi, residente a Casagiove ma originario di Maddaloni, passato alla storia come il carabiniere infedele, dopo la sua condanna per traffico di droga.
Il raggruppamento operativo speciale dei carabinieri di Roma ha eseguito le ordinanze di custodia cautelare in carcere.
La ricostruzione degli inquirenti individua il movente dell’assassinio nella scoperta, da parte del sindaco, di un traffico di stupefacenti riconducibile ad ambienti camorristici e nel quale sarebbero stati coinvolti anche esponenti dell’Arma.
Vassallo sarebbe stato ammazzato dopo aver confidato quanto sapeva sulla vicenda all’ex procuratore capo di Vallo della Lucania, Alfredo Greco, ma prima di poter formalizzare la sua denuncia ad un carabiniere di assoluta fiducia dello stesso Greco. Sempre in base alle accuse, Cagnazzo si sarebbe speso in una attività di depistaggio delle indagini organizzata già prima che Vassallo venisse ammazzato.