Muore dopo essere stata rifiutata da due ambulanze. RISARCIMENTO E CONDANNA PER ASL E OSPEDALE DI CASERTA
19 Novembre 2024 - 14:30
CASERTA – Nel gennaio 2015, una donna di Casapulla, dopo aver accusato un malore, aveva ricevuto due volte il rifiuto da parte dell’ambulanza di essere trasportata in ospedale. In entrambe le occasioni, i sanitari del 118 avevano prescritto una terapia farmacologica a domicilio, consigliando alla paziente di gestire il malessere con il medico di base.
Non vedendo miglioramenti, nelle ore successive, i familiari hanno poi deciso di portarla all’ospedale di Caserta, dove morirà pochi giorni dopo, il 12 gennaio 2015.
I familiari hanno deciso quindi di presentare una richiesta risarcitoria contro l’Asl di Caserta e contro l’ospedale del capoluogo, il Sant’Anna e San Sebastiano.
Nel 2019 fu compiuto il primo atto legato a tali procedure, ovvero un accertamento tecnico, necessario per fare chiarezza sulla causa del decesso.
In questi giorni, invece, al termine del processo, il giudice civile ha condannato le strutture sanitarie al risarcimento di oltre 200.000 euro a favore degli eredi della donna, per il danno subito.