Operaio di MADDALONI morto sbalzato dall’abitacolo: la Cassazione condanna il guidatore

18 Dicembre 2024 - 09:53

La squadra di manutenzione binari tornava in Campania da Lodi, un incidente provocò anche il ferimento di altre quattro persone 

MADDALONI – La quarta sezione penale della Corte di Cassazione ha confermato la condanna a 1 anno e due mesi di reclusione e due anni di sospensione della patente, a un operaio di 51 anni di Napoli per un incidente stradale che provocò la morte di un collega, Michele Crisci 54enne di Maddaloni, e il ferimento di altri quattro. Al guidatore è stato contestato, oltre al fatto di essersi messo stanco al volante dopo un turno notturno, di non aver fatto allacciare le cinture di sicurezza ai passeggeri.

La squadra si occupava di manutenzione dei binari, era partita da Lodi per ritornare in Campania, luogo di residenza degli operai. L’incidente si verificò in A1 a Scandicci (Firenze): Michele Crisci fu sbalzato fuori dall’abitacolo e morì all’istante.

La Cassazione, condannando l’uomo per omicidio stradale e concludendo che le vittime non avevano la cintura di sicurezza allacciata, ha rimarcato tra l’altro che “il conducente di un veicolo è tenuto a esigere che il passeggero indossi la cintura di sicurezza e, in caso di sua renitenza, anche a rifiutarne il trasporto o a omettere l’intrapresa marcia”.