CLAN LA TORRE. Falsa testimonianza, condannato l’avvocato Michele Santonastaso

21 Gennaio 2025 - 15:05

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MONDRAGONE – La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato da Michele Santonastaso, avvocato 63enne di Caserta, contro la sentenza emessa il 23 gennaio 2024 dalla Corte di Appello di Perugia.

La vicenda giudiziaria trae origine da una condanna per falsa testimonianza aggravata dall’associazione di tipo mafioso, che coinvolgeva Santonastaso in un caso particolarmente complesso legato al clan locale guidato da Augusto La Torre Secondo quanto ricostruito dall’accusa Santonastaso avrebbe organizzato una falsa testimonianza a favore di La Torre, resa da Giuseppe Mandara con l’intento di dimostrare che La Torre si trovasse altrove il giorno della presunta estorsione.

La Corte di Appello di Napoli aveva confermato la condanna inflitta in primo grado dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere. La sentenza era divenuta definitiva con il pronunciamento della Corte di Cassazione del 13 febbraio 2020. Nel 2021, la Corte di Appello di Roma aveva dichiarato inammissibile l’istanza di revisione presentata nell’interesse di Santonastaso. Quest’ultima si basava su due lettere scritte da La Torre a Mandara, datate 7 e 16 novembre 1999, e su un verbale di interrogatorio del 18 febbraio 2018 in cui La Torre avrebbe ritrattato in via generica. La Cassazione aveva successivamente annullato l’ordinanza della Corte di Appello di Roma, rilevando che non erano state adeguatamente motivate le ragioni per cui le nuove risultavano ritenute irrilevanti.