FRIGNANO/CASALUCE. Strade Popone e Carditello, 31mila euro per una relazione geologica scritta senza mai mettere piede nel cantiere
4 Marzo 2025 - 13:48

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Il geologo che “non ha visto” il collettore fognario. Intanto è caos anche per la mancata autorizzazione della Provincia
FRIGNANO/CASALUCE (Federica Borrelli) – Un altro capitolo si aggiunge alla saga dei lavori ‘doppiamente’ abusivi sulle strade Popone e Carditello, tra Frignano e Casaluce.
Dopo il nostro precedente articolo (CLICCA QUI PER LEGGERE) in cui denunciavamo l’inizio dell’opera senza autorizzazioni – almeno per quanto concerne, si precisa, quelle che sono le potestà dell’amministrazione provinciale – la situazione è ulteriormente degenerata. I lavori, che prevedono la realizzazione di un parcheggio e una pista ciclopedonale, sono stati finalmente sospesi, ma non prima che emergessero dettagli ancora più inquietanti.
La richiesta di sospensione è giunta dal Comune di Aversa, che, a fronte delle evidenti irregolarità, ha chiesto al Comune capofila del progetto da 1milione e 650mila euro, Frignano, di fermare immediatamente l’avanzamento dell’opera. Il Comune di Aversa avrebbe dovuto essere coinvolto in conseguenza della presenza di un collettore fognario, l’Alveo Spierto, di sua proprietà su quei terreni, beni demaniali della regione Campania, che ricadono in area frignanese e sono ubicati in prossimità della Provinciale 335 Giugliano-Marcianise. D’altro canto, l’ufficio concessioni della Provincia di Caserta, lo scorso 30 gennaio aveva richiesto la conformità urbanistica e i progetti esecutivi delle opere da svolgersi nei pressi del viadotto al fine di rilasciare il titolo autorizzativo, ma è stato bellamente ignorato.
Se, in un primo momento, eravamo rimasti spiacevolmente sopresi nell’apprendere che il progettista dei lavori non avesse nemmeno preso in considerazione la presenza del collettore fognario, dunque non redigendo un’opera di copertura del suddetto, è perché ancora non avevamo fatto i conti su quanto avremmo scoperto solo qualche giorno più tardi. Il vero colpo di scena, infatti, è che anche la relazione geologica redatta dal dott. Pasquale Marenna, incaricato di valutare l’area, non fa alcun accenno al collettore fognario “Alveo Spierto” che attraversa i terreni interessati. Ma come è possibile che il geologo non si sia accorto di una struttura così evidente? La risposta, a questo punto, è un po’ troppo comoda: probabilmente non si è nemmeno premurato di andare sul posto. In effetti, sembrerebbe che il geologo abbia redatto la sua relazione seduto nel suo ufficio, tralasciando di verificare sul campo ciò che, mediante delle prove penetrometriche, avrebbe dovuto essere ovvio. Eppure, per quello che appare essere un incarico di scrittura da scrivania, il dott. Marenna ha ricevuto un compenso di ben 31mila euro.
Siccome né la relazione geologica del dott. Marenna, né le carte del progettista ing. Stefano Tranquilli, menzionano la presenza dell’Alveo Spierto, viene logico pensare che nessuno dei due abbia fatto un sopralluogo. Con una visita sul posto, da parte di entrambi, sarebbe stato facilmente evidente definire che un collettore fognario passa proprio sotto quei terreni, un’informazione capitale che avrebbe richiesto un’accurata pianificazione per evitare qualsiasi rischio per la pubblica incolumità. E a quel punto, appurata la presenza del collettore, l’ufficio tecnico del Comune di Frignano non avrebbe non potuto rendere partecipe l’ente normanno di un intervento che lo coinvolge indirettamente prima di procedere con i lavori.
Lo stop del mega cantiere da quasi 2milioni di euro è la prova di quanto avevamo già dichiarato poco tempo fa, con documenti alla mano: gli interventi per il recupero e la rifunzionalizzazione delle aree dismesse Popone-Carditello sono stati avviati senza i giusti permessi. Ma a mancare, dopo un attento studio delle carte, è soprattutto una pianificazione urbanistica adeguata da parte di coloro che sono stati profumatamente pagati – geologo e progettista compresi – per valutare i rischi a cui un’area è stata e sarà sottoposta.