Patenti e documenti falsi per i permessi di soggiorno il titolare della scuola guida: “Utilizzata per i loro imbrogli”

18 Marzo 2025 - 16:55

A far scattare l’attività investigativa, dei carabinieri del comando provinciale di Caserta, la denuncia del titolare di una scuola guida che venne contattato dalla motorizzazione per una pratica relativa il rilascio di una patente da parte di un cittadino indiano

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SAN CIPRIANO D’AVERSA – Dinanzi alla terza sezione del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, presieduto da Luciana Crisci, il titolare dell’autoscuola, coinvolto nel processo insieme ad altre 10 persone coinvolte nel giro di patenti false e permessi di soggiorno a stranieri, ha chiarito la sua estraneità ai fatti e di aver scoperto che la sua autoscuola è stata utilizzata per il rilascio delle falsi patenti. “Se non fosse stato per le segnalazioni non me ne sarei accorto e le segnalazioni giunsero dopo che queste persone perlopiù cittadini stranieri venivano fermati dalle forze dell’ordine e le loro patenti risultavano essere conseguite nella mia scuola, falsamente. La mia autoscuola usata come copertura per i loro imbrogli”. Si torna in aula a fine mese per l’escussione degli altri testi della Procura.

Alla sbarra Pietro Di Dona, 51enne di San Cipriano d’Aversa, ritenuto capo e promotore dell’associazione; Giuseppe Ciervo, 53enne di Napoli, Carmine Riccardo, 54enne di San Cipriano d’Aversa; Vincenza Di Dona, 44enne di Napoli; Raffaele Salerno, 49enne di Pompei; Franca Lanza, 48enne di Torre del Greco; Nabil El Hazmi, 41enne marocchino residente a San Marcellino; Collins Sunday, 39enne nigeriano residente ad Avellino; Lucky Ediale, 33enne nigeriano residente a Ca Del Bosco di Sopra; Mamadou Doumbia, 40enne ivoriano residente a Serino. Ammessi i mezzi di prova. Si torna in aula nel mese di febbraio per l’escussione delle persone offese.

A far scattare l’attività investigativa, dei carabinieri del comando provinciale di Caserta, la denuncia del titolare di una scuola guida che venne contattato dalla motorizzazione per una pratica relativa il rilascio di una patente da parte di un cittadino indiano. Il titolare della scuola guida non riconoscendo come suo il timbro apposto sulla documentazione denunciò tutto ai carabinieri facendo scattare l’inchiesta che ha acceso i riflettori su un sodalizio criminale capace da un lato di rilasciare patenti falsificate ma anche di produrre documentazione falsa per il rinnovo del permesso di soggiorno a cittadini extracomunitari n cambio di somme che oscillavano tra i mille e i duemila euro per ciascuna pratica.