CASALUCE. GUERRA A SCUOLA. Gli insegnanti infuriati con la preside: divieto di parcheggio alle auto e il traffico si blocca. “Questione di sicurezza”

21 Marzo 2025 - 19:30

Inoltre, i docenti lamentano difficoltà legate alla gestione dei servizi interni, come i distributori di bevande, e un “incoerente” rispetto delle regole all’interno della scuola. La situazione ha creato un ambiente di lavoro teso e scontento tra il personale docente

CASALUCE (Federica Borrelli) – Il clima all’interno della scuola Ludwig Van Beethoven di Casaluce sembra essere tutt’altro che sereno, con un crescente malcontento tra il corpo docente nei confronti della dirigente scolastica, Gelsomina Natale.

Le dichiarazioni emerse da parte di chi ha sollevato queste problematiche non sono però ufficiali: i docenti, al momento, preferiscono mantenere un certo riserbo sulla loro identità, una scelta che – a nostro avviso – non giova alla loro tesi, rendendola di fatto debole.

Né tanto meno, però, può dirsi soddisfacente il confronto avuto con la dirigente del comprensivo ai microfoni di CasertaCe a cui è stato garantito il diritto di replica: durante il colloquio telefonico siamo riusciti a carpire solo qualche breve commento, poiché la volontà della preside è stata quella di non portare avanti più di tanto la conversazione con il nostro giornale.

Cominciamo, però, ad entrare nel vivo del racconto, descrivendo le difficoltà che i docenti riferiscono di incontrare quotidianamente nella loro esperienza lavorativa.

Il primo aspetto al centro delle contestazioni dei docenti riguarda la gestione dei parcheggi. La preside ha infatti negato all’intero personale scolastico la possibilità di parcheggiare i veicoli all’interno del cortile dell’istituto, azione confermata anche da una circolare presente sul sito web riconducibile alla scuola.
Le motivazioni adottate della dirigente fanno leva sulla questione sicurezza: la decisione è stata presa per tutelare l’incolumità di tutti, sia dei docenti che degli studenti, sostiene la dirigente Natale, in quella che al momento rimane l’unica risposta che siamo riusciti a strappare dalle domande che le abbiamo posto.

L’argomentazione, tenendo conto delle disposizioni in vigore sul tema, è certamente condivisibile. Tuttavia il malcontento degli insegnanti sarebbe dovuto al fatto che, inizialmente, l’auto della stessa preside era tra le poche ad essere comunque custodita all’interno del cortile, anche dopo la divulgazione della circolare di divieto, situazione che ha dunque suscitato un certo disappunto tra le parti.

Oggi, il divieto di parcheggiare nel cortile della scuola è stato esteso a tutti, e i veicoli sono stati spostati all’esterno del plesso. Ma emergono nuove difficoltà legate al traffico: gli insegnanti lamentano un serio ingorgo stradale causato dall’apertura di entrambi i cancelli del plesso, quello su via Maiello e quello su via Allende, che raggiunge il suo apice nelle ore di punta al mattino e al termine delle lezioni nel primo pomeriggio. Secondo le testimonianze raccolte, a cui seguono alcune fotografie scattate sul posto, la gestione del traffico sembra creare un notevole disagio: a sostare, in contemporanea, negli stessi punti che permettono l’ingresso a scuola, non sono solo le auto dei docenti, ma anche quelle dei genitori degli alunni che frequentano l’istituto e dei casalucesi che, vivendo nei pressi della scuola, devono necessariamente passare di lì per raggiungere le proprie abitazioni.

Gli insegnanti, stremati, non trovando posto, sarebbero costretti a parcheggiare a una distanza di 10-12 minuti dalla scuola, in aree pubbliche e in aperta campagna, con il rischio che il loro veicolo sia soggetto a furti, come testimoniano alcuni episodi riportati negli anni dagli organi di stampa locali.

A questi malumori, si aggiunge, come sostenuto poc’anzi, l’insofferenza di alcuni residenti della zona che, disperati, avrebbero lasciato dei cartelli sulle auto dei docenti, segnalando le difficoltà create dal traffico congestionato nelle vicinanze della scuola.

Secondo la versione degli insegnanti, la scuola sarebbe però dotata dello spazio necessario alla creazione di aree di pertinenza destinate al parcheggio: la custodia – almeno di una parte delle auto – all’interno del cortile dell’istituto, agevolerebbe il traffico, garantendo una maggiore sicurezza ai veicoli di chi in quel momento è impegnato sul posto di lavoro.

Ma le difficoltà all’interno dell’istituto andrebbero ben oltre. Un altro punto controverso riguarda la gestione di servizi, come la macchinetta del caffè e i distributori di acqua. Sempre a detta dei professori, la preside Natale non avrebbe avviato un appalto per queste attrezzature e, anche quando alcuni docenti avrebbero offerto il proprio contributo alla redazione di un bando, la proposta sarebbe stata comunque rifiutata dalla dirigente.

Di fronte a quello che viene interpretato come l’ennesimo ostacolo alla realizzazione di un ambiente di lavoro quanto meno disteso, i docenti hanno deciso di portare una macchinetta del caffè con cialde da casa, che sarà successivamente requisita dalla preside e non più restituita. Questa vicenda determinerà l’emissione di una circolare ad hoc, contro l’utilizzo di elettrodomestici all’interno della scuola.

Eppure, anche su questo punto, i professori dell’istituto Beethoven sostengono l’ennesima contraddizione: nonostante il divieto sull’utilizzo di elettrodomestici, nella presidenza sarebbe presente un frigorifero allo scopo di conservare i medicinali degli studenti, ma – a detta dei docenti – anche per tenere al fresco bottiglie d’acqua e yogurt a disposizione della preside.

Questa discrepanza, ha alimentato ulteriori malumori tra il corpo docente, che più volte si è sentito penalizzato da regole che sembrano non essere applicate uniformemente.