De Luca spende 400 mila euro dei campani per dirsi da solo quanto è bravo. E l’appalto potrebbe finire all’ex vicesindaco della “sua” Salerno
4 Giugno 2025 - 11:54

Si tratta del numero due del primo cittadino che ha in pratica sostituito De Luca nel suo periodo da parlamentare (2001-2006). Si chiama Mario De Biase ed era il segretario politico dello “sceriffo”. L’allora vicesindaco, invece, è un imprenditore che è in lizza per questo importante affidamento
CASERTA – Ricordate la storia dei 150 mila euro spesi dalla regione Campania per 4000 tra poster, manifesti, pannelli e grandi cartelloni che il governatore Vincenzo De Luca ha fatto affiggere nel cinque capoluoghi della nostra regione in un piano di comunicazione contro Giorgia Meloni e il suo governo?
Non era finita lì. De Luca ha scelto un altro metodo non esattamente oculato, frugale per spendere i soldi dei campani per una struttura pubblicitaria e di stampa, un’azione propagandistica delle attività svolte dalla sua giunta regionale.
Tecnicamente, l’oggetto di questo bando è: servizi di stampa nonché pianificazione ed intermediazione nell’acquisto di spazi pubblicitari per la campagna di comunicazione istituzionale “Azioni del Governo regionale: bilancio di
fine mandato”. E, come dicevamo, la somma sarà importante, visto che la regione Campania ha messo sul piatto 400 mila euro.
Si tratta di un accordo quadro della durata di 12 mesi dal momento della firma e che, quindi, Vincenzo De Luca sicuramente non vedrà nel suo compimento da presidente della Regione, essendo ormai sancita la sua impossibilità a candidarsi per un terzo mandato.
In pratica, con questo contratto, De Luca andrà oltre se stesso.
PARLARE BENE DI SANITA’: UN’IMPRESA. E I FONDI EUROPEI…
L’obiettivo di questo piano stampa e comunicazione è quello di mettere in risalto il lavoro che nei suoi anni lo sceriffo di Salerno avrebbe portato avanti rispetto a temi come lavoro, sanità, mobilità e dei fondi europei.
E qui apriamo una parentesi sulla sanità. Dalle drammatiche condizioni in cui si trovava la regione negli anni del
Sui fondi europei, e qui non è certo colpa del governatore, invece, da anni è emerso come centinaia di milioni di euro arrivati da Bruxelles, tra fondi di sviluppo regionale, Pnrr e simili, siano finiti nelle casse di ditte di camorra o di imprenditori connessi al clan dei Casalesi. Ma, ripetiamo, questa è una responsabilità in capo ai dirigenti degli enti, soprattutto casertani, ed a quei politici che, come raccontano le varie inchieste che si stanno sviluppando in Terra di Lavoro, pur di mantenere potere (e soldi) hanno fatto letteralmente un patto con il diavolo.
Tornando al mega piano di comunicazione ed, evidentemente, di propaganda elettorale per le Regionali del prossimo novembre, il governo De Luca punterà a far sembrare la Campania un mondo magico e fatato, raccontando i risultati (?) relativi all’ambiente, alle infrastrutture, alle attività produttive, alle politiche sociali e al turismo, forse l’unico settore che davvero è in una crescita importante nella nostra regione, probabilmente più grazie a serie tv, film, trend social e l’esplosione cultural-popolare di Napoli, che attraverso un piano strategico della politica.
E CHI SI BECCA L’INCARICO?
Carte alla mano, la Regione Campania di questi 400 mila euro darà come incasso all’agenzia di comunicazione aggiudicataria il 12%, mentre la restante cifra sarà utilizzata per acquistare il materiale (flyer, manifesti e simili) e gli spazi di poggiarli, reali e virtuali.
Alla scadenza del termine per la presentazione delle offerte, datato 17 aprile, sono state diciassette le aziende che hanno partecipato alla gara proponendo ribassi sul prezzo base, con percentuali molto diverse tra loro. In cima alla classifica si è posizionata Mutart S.r.l., che ha presentato un’offerta con un ribasso sorprendente del 98%, risultando la migliore in assoluto. Subito dopo, al secondo posto, troviamo KIDEA SRL, con un ribasso altrettanto competitivo del 88%, seguita da DUMBO ADV S.R.L., che si è aggiudicata il terzo posto con un’offerta scontata del 75%.
A poca distanza si colloca KIMEDIA SRL, che ha offerto un ribasso del 70%, mentre DIESSEMEDIA ha proposto uno sconto del 55%. Digital Angels S.r.l., società a socio unico, ha presentato un’offerta con un ribasso pari al 50,01%, mentre TRE.MIL. S.R.L. e MAF si sono posizionate subito dopo con ribassi rispettivamente del 41,23% e del 40%.
Più contenute, ma comunque significative, le offerte di Media XL S.R.L. (32%), MANNA S.R.L. (27%), Ediguida s.r.l. (22,80%), Fondazione Giacomo Brodolini S.r.l. SB (22%), LTM & PARTNERS S.R.L. (21%) e EUROPEMEDIA SRL (20,20%). Offerte più moderate sono state invece presentate da MARVE ADV, con un ribasso del 15%, PIRENE, con il 10%, e infine Pierrestampa, che ha presentato l’offerta meno scontata con un ribasso del solo 4,70%.
SU 17, POI, NE RESTANO TRE
Offerte altissime, che sembrano quasi figlie di un errore di calcolo o non sappiamo. E infatti moltissime società sono state fatte fuori poiché la loro offerta era superiore alla soglia di anomalia, ovvero quella specie di limite di sicurezza sancito dalla legge che si calcola facendo una specie di media – ma l’operazione è ben più complessa – delle offerte presentate.
E così, su 17 ditte in gara, ne restano solo tre a giocarsi l’aggiudicazione: Digital Angels, con sede a Roma, legale rappresentante Piermario Tedeschi, e la TRE.MIL., con sede a Cava de’ Tirreni, titolare Cristofaro Milione, e attiva nel settore delle stampe pubblicitarie.
IL VICESINDACO DELLA CONTROFIGURA DI DE LUCA
Un passaggio lo dobbiamo dedicare la MAF, impresa che si occupa più di packaging che di comunicazione, con sede a Pontecagnano Faiano, provincia di Salerno, luogo-feudo di De Luca, il cui legale rappresentate è un certo Carmine Mastalia.
Qui nel casertano il nome di Mastalia non dà alcun tipo di connessione, di segnale. Ma a Salerno si tratta di un soggetto importante.
Carmine Mastalia, infatti, è stato il vicesindaco di Salerno dal 2001 al 2006. Si tratta di quella porzione di tempo, un breve lasso nel ventennio dal 1993 al 2015 in cui De Luca non è stato la fascia tricolore della città.
Non che si possa dire che si sia trattato di un periodo contrario all’attuale presidente di Regione. Infatti, il sindaco era Mario Di Biase, ovvero uno che aveva guidato la segreteria politica dello stesso De Luca e che proprio quest’ultimo aveva indicato come suo successore quale candidato (vincente) sindaco.
Ecco, Mastalia era il vicesindaco di De Biase. Seppur figlio di una corrente politica diversa, essendo lui un di Democrazia e Libertà, i cattolici della Margherita che confluirono, insieme ai Democratici di Sinistra, a cui De Luca era legato, all’interno del Partito Democratico, ritenere Mastalia e De Luca distanti e distinti sarebbe un errore storico.