Prima la lettera al Ministro, poi la denuncia della mamma ai carabinieri contro i sindaci di Castel Volturno e Mondragone. Ora il tribunale ordina ai comuni: “garantire ore di assistenza a bambino disabile”

6 Giugno 2025 - 15:57

CASERTA – I Comuni di Castel Volturno e Mondragone dovranno garantire integralmente l’assistenza educativa specialistica per l’autonomia e la comunicazione a favore di UN minore con disabilità grave. Lo ha stabilito il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere – sezione Lavoro – con ordinanza emessa il 29 maggio 2025 dalla giudice Valentina Paglionico, accogliendo l’istanza presentata dall’avvocato Luigi Adinolfi, che assiste la madre, Annalisa Guida, per la piena attuazione di una precedente ordinanza cautelare risalente al 14 febbraio.
Il provvedimento impone ai due enti locali – Castel Volturno in qualità di Comune di residenza e Mondragone quale ente capofila dell’Ambito Territoriale C10 – di garantire le 27 ore settimanali di assistenza previste nel PEI (Piano Educativo Individualizzato), approvato il 31 ottobre 2024, per l’anno scolastico 2024/2025. Il Comune di Castel Volturno aveva finora assicurato solo 3 ore settimanali per 12 settimane, giustificando il taglio con esigenze di bilancio e mancanza di fondi ministeriali sufficienti.
Tali motivazioni sono state però ritenute dal Tribunale inadeguate e non documentate, in quanto non supportate da atti amministrativi che dimostrassero una ripartizione equa e proporzionata delle risorse tra tutti i minori aventi diritto. Inoltre, il Comune di Mondragone non si è costituito in giudizio, restando contumace. Di conseguenza, i due enti sono stati obbligati a garantire, ciascuno per quanto di competenza, l’integrale attuazione del servizio.

La denuncia penale ai sindaci: la madre si era rivolta ai carabinieri

Il provvedimento arriva a distanza di quasi tre mesi da un gesto di forte rilevanza civile e simbolica da parte della madre del bambino. Il 5 marzo 2025, esasperata dall’inadempienza dei due Comuni, Annalisa Guida si era recata presso la caserma dei Carabinieri, presentando denuncia penale contro i sindaci Pasquale Marrandino (Castel Volturno) e Francesco

Lavanga (Mondragone), accusandoli della violazione dell’articolo 650 del codice penale: inosservanza dei provvedimenti dell’autorità. Secondo la denuncia, i due primi cittadini non avrebbero dato seguito all’ordinanza del 14 febbraio 2025, che imponeva loro di attivare tempestivamente il servizio di assistenza scolastica in favore del minore. La signora Guida ha inoltre scritto al Ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, raccontando la difficile situazione del figlio e sollecitando un intervento delle autorità centrali. Il reato ipotizzato – punibile con arresto fino a tre mesi o ammenda fino a 206 euro – ha sottolineato la gravità di una condotta omissiva da parte di due enti pubblici, i cui rappresentanti hanno ignorato per settimane un ordine della magistratura civile, costringendo una madre già in difficoltà a rivolgersi anche alla giustizia penale.

Il Tribunale: «Inadempienza ingiustificata»

Nel dispositivo del 29 maggio, la giudice Paglionico ha rilevato che il comportamento dei Comuni ha costretto per la seconda volta la famiglia del minore a ricorrere alla giustizia, rendendo necessaria una nuova ordinanza per garantire diritti fondamentali tutelati dalla legge. Ha inoltre stabilito che il Comune di Mondragone dovrà completare l’erogazione del servizio, coprendo le ore mancanti nelle settimane residue dell’anno scolastico. Pur riconoscendo una certa collaborazione da parte del Comune di Castel Volturno, il Tribunale ha richiamato entrambi gli enti al rispetto delle obbligazioni derivanti da norme di legge e da provvedimenti giurisdizionali, ricordando l’obbligo inderogabile di garantire pari opportunità di apprendimento ai minori con disabilità.