LA REGGIA DI CASERTA cade a pezzi. Zinzi spiega, euro per euro, cosa avrebbe dovuto risolvere il maxi finanziamento di 25milioni di euro del governo

7 Giugno 2025 - 14:04

IN CALCE ALL’ARTICOLO IL TESTO INTEGRALE DELL’INTERROGAZIONE DI ZINZI. Biglietteria chiusa, museo chiuso al cospetto del presidente nazionale dei B&B, ingresso da Corso Giannone “vietato”, Flora inespugnabile, disdoro dappertutto. Eppure il monumento riceve soldi a palate. E allora perchè non si attivano subito le procedure per il concorso finalizzato alla nomina del nuovo direttore generale che dovrà sostituire le fallimentare pentastellata Tiziana Maffei? Ve lo diciamo in un secondo articolo che accompagna questo

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CASERTA(g.g.) L’interrogazione presentata da Gianpiero Zinzi, deputato della Lega, è utile a noi di CasertaCe e a tutti quelli che nutrono un pensiero di sensibilità rispetto allo stato e al ruolo che questo inarrivabile monumento possiede per salvare il salvabile della credibilità, distrutta da anni e anni di mal governo, della città di Caserta non possono non giovarsi della narrazione contenuta in questo atto parlamentare, costituente uno strumento che, quando usato correttamente e non solo per dare un segno della propria esistenza in un’aula della Camera o del Senato, serve e serve anche molto.

Zinzi compie infatti un’operazione di buona informazione quando in maniera dettagliata declina le direzioni, i sentieri che hanno assorbito la destinazione d’uso di ben 25milioni di euro attribuiti dal governo nazionale al monumento Vanvitelliano: Missione 1: questo la macro area riguardante il finanziamento. All’interno della Missione 1 le risorse vanno ad incrociare il sottogruppo denominato “Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura”. Come si vede siamo ancora in un’area molto larga che prevede contenuti abbastanza differenti tra di loro: come in una matrioska, questo sottogruppo ne forma un altro ancora più preciso nel suo target: Componente 3, Turismo e Cultura 4.0. Dentro a questa prima misura la numero uno c’è evidentemente una parte del finanziamento di 25milioni destinati alla Reggia di Caserta che però è interessata anche dalla Misura 2, sottosezione “Rigenerazione di piccoli siti culturali, patrimonio culturale religioso e rurale”. Naturalmente l’incrocio in questa sottosezione è quello relativo al “patrimonio culturale” Infine chiudono il cerchio gli vestimento 2.3 “Programmi per valorizzare l’identità dei luoghi: parchi e giardini storici”, Complessivamente, ripetiamo, 25 milioni di euro.

Ora, Zinzi come ha torto, secondo CasertaCe che glielo scrive un giorno si e uno pure, su una eccessiva libertà di movimento e di azione che concede ai suoi riferimenti politici soprattutto sulla piazza di Marcianise, dove francamente non ci convince affatto la relazione con il vice sindaco Pasquale Salzillo, uno che finalizza ogni suo agire ad una gestione a nostro avviso non del tutto trasparente della cosa pubblica così come abbiamo dimostrato in molti articoli, ha, al contrario, ragione, e non possiamo non riconoscergli la piena ragione, nel momento in cui si domanda per quale motivo la Reggia di Caserta con tutto questo impegno che il governo sta profondendo per renderla migliore, per renderla più bella continui ad essere oggetto di cronaca giornalistica per fatti sicuramente negativi

Ma non perdiamo il filo dei 25milioni di euro. Questi soldi si dovrebbero dipanare in 4 direzioni progettuali: tutela e salvaguardia del bosco storico e delle strutture architettoniche della reale tenuta di San Silvestro del Parco della Reggia di Caserta, realizzazione di un impianto di irrigazione automatica e di rigenerazione dei tappeti erbosi per il Parco e il Giardino Inglese, intervento di recupero e adeguamento funzionale del sistema di captazione dell’acqua e del sistema di distribuzione del complesso idraulico, servizi di ingegneria e architettura per la redazione del progetto di fattibilità tecnica ed economica del restauro della compagine architettonica e scultorea della Via d’Acqua e per l’esecuzione delle indagini propedeutiche alla definizione del progetto. Questo è il programma. Poi, quello che i francesi chiamano cahier de doleance, il Taccuino delle cose che non andavano e che continuano a non andare: la biglietteria e il varco di accesso al complesso più prossimi al centro della città sono ancora chiusi e la gestione del verde del Parco è del tutto fallace.

Poi c’è quella parte che rappresenta l’interrogazione reale, la polpa della domanda che Zinzi pone al Ministro della Cultura Alessandro Giuli di Fratelli d’Italia.

Particolare non irrilevante, questo, che noi cogliamo in controluce nell’iniziativa del deputato della Lega, capace di render un partito che biologicamente un cittadino del sud, della Campania e della provincia di Caserta, non è portato a votare, ad essere quello largamente più presente e organizzato qui da noi.

Zinzi si chiede in pratica per quale motivo il governo tergiversi, traccheggi per attivare la procedura europea finalizzata a nominare il nuovo Direttore Generale del museo Reggia di Caserta in previsione della scadenza del mandato, aggiungiamo noi, mai tanto atteso e sospirato della inconcludente e grigia Tiziana Maffei nominata a suo tempo dal Ministro della Cultura del primo Governo Conte, il pentastellato Alberto Bonisoli. Una nomina, a nostro avviso, di mera appartenenza politica e, a nostro avviso, nel rispetto della persona e della professionalità dell’architetto Maffei, troppo più grande di lei.

Al Ministro per la cultura, per sapere, premesso che:

la Reggia di Caserta con annesso Parco è un sito Unesco che compone un sistema paesaggistico unico e che da sempre ha sempre richiamato l’attenzione non solo della collettività locale ma dei visitatori nazionali ed internazionali;

la vastità dell’impianto museale e la complessità della gestione ordinaria straordinaria relativa sia al palazzo che al parco, richiedono un costante e forte impegno di attività tanto che la Missione 1 – Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura, Componente 3 – Turismo e Cultura 4.0, Misura 2 “Rigenerazione di piccoli siti culturali, patrimonio culturale religioso e rurale”, Investimento 2.3 “Programmi per valorizzare l’identità dei luoghi: parchi e giardini storici”, ha destinato alla Reggia di Caserta venticinque milioni di euro per l’attuazione del progetto “Interventi di restauro e valorizzazione del complesso del Parco della Reggia di Caserta”;

esso comprende quattro componenti progettuali: tutela e salvaguardia del bosco storico e delle strutture architettoniche della reale tenuta di San Silvestro del Parco della Reggia di Caserta, realizzazione di un impianto di irrigazione automatica e di rigenerazione dei tappeti erbosi per il Parco e il Giardino Inglese, intervento di recupero e adeguamento funzionale del sistema di captazione dell’acqua e del sistema di distribuzione del complesso idraulico, servizi di ingegneria e architettura per la redazione del progetto di fattibilità tecnica ed economica del restauro della compagine architettonica e scultorea della Via d’Acqua e per l’esecuzione delle indagini propedeutiche alla definizione del progetto;

lo scrivente, ha sollecitato codesto ministero già ad agosto 2023, settembre 2023, settembre 2024 e maggio 2025 raccogliendo le istanze e la preoccupazione della cittadinanza, degli imprenditori di zona e degli studiosi sia in materia poiché, nonostante la mole degli stanziamenti la Reggia non è ancora pienamente fruibile, la biglietteria e il varco di accesso al complesso più prossimi al centro della città sono ancora chiusi e la gestione del verde del Parco è del tutto fallace;

la testata on line Caserta today, racconta, da ultimo, che domenica primo giugno, il presidente dell’Abbac (Associazione dei Bed & Breakfast ed Affittacamere della Campania GuestItaly) Agostino Ingenito, ha visitato la Reggia di Caserta, scoprendo con rammarico che gli appartamenti reali erano chiusi, come comunicato da un altoparlante;

questa chiusura ha deluso numerosi visitatori accorsi per la domenica al museo che non hanno potuto godere appieno di un patrimonio culturale così importante e si somma alle altre criticità quali la peschiera grande chiusa al pubblico da toppo tempo e piena di acqua stagnante con il proliferare di zanzare che invadono l’area cittadina in prossimità del parco, il Torrione chiuso da anni con il cartello lavori in corso, la mancata apertura del nuovo ingresso di via Giannone malgrado il completamento dei lavori e la totale mancanza di manutenzione ordinaria e straordinaria delle aree verdi del Parco;

questa situazione di per sé drammatica potrebbe peggiorare ulteriormente laddove non si provvedesse con massima sollecitudine a bandire il concorso internazionale la selezione del nuovo DG della Reggia, stante la fine del mandato del DG attuale fra solo 12 mesi. Si ritiene infatti che una vacatio, seppur breve e coperta da un incarico temporaneo ad interim potrebbe comportare una sensibile ripercussione sulla attività museali e significativo calo dei visitatori con conseguenti danni al territorio. –

Se il ministro interrogato sia a conoscenza di quanto scritto, quali iniziative intenda adottare affinché la Reggia possa essere fruita nella sua totalità e possano essere valorizzati gli ingenti interventi previsti dal PNRR e se intenda procedere all’emissione del bando internazionale per la selezione del nuovo DG della Reggia di Caserta.

On. Zinzi