OSPEDALE DI CASERTA. Articolo 9, solo gli iscritti di Nursing Up riceveranno 7 anni di arretrati. La Cisl è andata contro ai suoi lavoratori per due volte e ora non prenderanno neppure la metà delle somme dovute
1 Agosto 2025 - 16:27

Tutto ciò per leccare i piedi ai direttori facendo l’anno scorso un accordo transattivo al ribasso per soli tre anni di arretrati. L’epilogo di questa vicenda ricostituisce con i fatti la verità e fa anche capire perché questo giornale è storicamente vicino alle battaglie di Nursing Up. Non parole, ma moneta sonante e c’è ancora qualcuno della Cisl che invece di chiedere scusa ai suoi iscritti, pontifica sui social continuando a raccontare menzogne
CASERTA (G.G.) – Solo per amore di verità, se il sindacato Nursing Up non avesse sfiorato la camicia di forza per la sua determinazione folle nel perseguire, in ogni grado di giudizio, fino alla Cassazione, il riconoscimento di un diritto—quello di vedere monetizzati i festivi infrasettimanali, turni fatti in carne e ossa dal personale del comparto sanitario dell’ospedale—oggi tutti quelli che sono iscritti alla Cisl, alla Uil, alla Cgil, alla Fials, al Nursing Up, non avrebbero intascato neanche un euro.
Invece, solo per la determinazione del segretario provinciale Rosa Nuzzo, vedranno riconosciuti emolumenti mai ricevuti dall’anno 2016 all’anno 2022.
Alla fine, Nursing Up, anche su consiglio del giudice, ha chiuso al 70% delle cifre relative a 7 anni mai corrisposti dall’azienda ospedaliera. Se fosse dipeso dalla Cisl, Uil, ecc., infermieri, OSS, ostetriche e tutti gli altri avrebbero incassato 0. Però, siccome quelli della Cisl sono quello che sono e quello che sono lo abbiamo spiegato 100mila volte ai nostri lettori, stanno mistificando la verità: da una parte minimizzano ciò che è invece una grande conquista sindacale riconosciuta solo perché Nursing Up ha voluto arrivare fino alla Cassazione, dall’altra parte confondono le acque e fanno credere che questo obiettivo sarebbe stato raggiunto anche per merito loro, cosa falsa.
Entrando nel dettaglio dell’accordo transattivo, le 5 sigle sindacali, escluso Nursing Up, hanno firmato un accordo poco più di un anno fa, nel maggio 2024, assolutamente al ribasso.
Perché qui a Caserta questi sono sindacalisti solo sulla carta, ma passano la loro giornata a leccare il culo ai dirigenti. D’altronde, se non fai dispiacere al direttore generale o amministrativo, poi puoi bussare alla loro porta per farti qualche favore, e solo Dio sa quante volte la Cisl ha bussato alle porte dei direttori, e non certo per difendere gli interessi di tutti i suoi iscritti. Si accontentassero dunque dei tre anni che hanno avuto gli infermieri della Cisl, di Nursind, della Uil, della Cgil e di Fials. Se fossero stati tesserati con Nursing Up, se avessero creduto in quella che appariva una battaglia impossibile, divenuta poi un trionfo, avrebbero ricevuto molti più quattrini, più della metà. Andrebbe detto bene chi sta.
Quante balle vi siete fatti raccontare negli anni su questa cosa dell’articolo 9 da vari Cristiani, Ciro Vettone, Falco e compagnia che vi invitavano a non credere alla battaglia impossibile, anzi a convincere quelli di Nursing Up a farsi ridare i soldi versati per i ricorsi giudiziari e, dato che c’erano, anche a strappare la tessera del sindacato per iscriversi con loro.
Loro che sapevano “inciarmare”, che sapevano risolvere i problemi con i direttori e con l’ufficio infermieristico. Le chiacchiere stanno a zero, i fatti sono fatti e sono scritti nella delibera che riconosce agli iscritti di Nursing Up ben 7 anni di arretrati.
Se sono 7 e non 3 è perché Rosa Nuzzo e l’ottimo avvocato Michela Izzo hanno consigliato per il bene, hanno fatto in modo che i termini fossero interrotti e congelati. Così si fa sindacato, e oggi pensano ancora di parlare sui social.
Hanno cancellato la storia delle vere battaglie sindacali. Ma gli infermieri con qualche anno in più sanno bene che Nursing Up ha fatto dell’articolo 9 una vera e propria bandiera della rivendicazione e sanno bene che nell’anno 2011 ottenne gli arretrati maturati dal 2005 per 300 dipendenti iscritti a Nursing Up, che anche in quel caso vinsero la scommessa dei ricorsi giudiziari.