LA STORIA MARCIANISE. Ritrovata in Trentino la piastrina di un soldato marcianisano caduto durante la Prima Guerra Mondiale

22 Settembre 2025 - 09:35

La scoperta è avvenuta a San Valentino di Brentonico. L’identificazione grazie ai social. La notizia è stata riportata da “Caffè Procope”, diretto da Alessandro Tartaglione, da cui riprendiamo la storia (CLICCA QUI per leggerla anche su Caffè Procope)

MARCIANISE – Dopo oltre un secolo, riemerge una traccia del sacrificio di un giovane soldato marcianisano nella Grande Guerra. Una piastrina di riconoscimento militare appartenuta a Gaetano Colella, nato a Marcianise il 22 gennaio 1894 e morto il 27 ottobre 1918 sul Monte Grappa, è stata recentemente rinvenuta nell’area di San Valentino di Brentonico, in Trentino, a pochi chilometri dal Lago di Garda e dal confine veneto.

La notizia, come riportato dal giornale Caffè Procope diretto da Alessandro Tartaglione, è emersa grazie alla segnalazione di Francesco Girardelli, membro attivo del gruppo Facebook “La Grande Guerra 1915-1918”. Girardelli ha raccontato che, durante un’escursione sui luoghi del conflitto, è stata trovata una piastrina modello 1892, usata all’inizio della guerra per identificare i soldati. Si tratta di una piccola lamina di zinco su cui erano incisi i dati anagrafici e militari del soldato, generalmente cucita sugli indumenti o nascosta negli stivali per garantirne il ritrovamento in caso di morte in battaglia.

Gaetano Colella apparteneva al 41° Reggimento Fanteria e prese parte alla battaglia di Vittorio Veneto, l’ultima offensiva del Regio Esercito Italiano contro le truppe austro-ungariche, che si concluse pochi giorni dopo la sua morte con l’armistizio di Villa Giusti, firmato il 3 novembre 1918. Il suo nome è ancora oggi inciso sul Monumento ai Caduti di Piazza Buccini, a Marcianise.

Il ritrovamento solleva interrogativi: la piastrina è stata scoperta a circa 200 chilometri dal luogo in cui Colella perse la vita. È possibile che il giovane militare fosse transitato nella zona del Brentonico durante le fasi precedenti del conflitto, forse per spostamenti tattici o per periodi di addestramento. L’altopiano di San Valentino, infatti, fu un’area strategica nelle fasi iniziali della guerra, utilizzata sia come punto di osservazione che come linea difensiva. Oggi questi luoghi fanno parte del “Sentiero

della Pace”, un itinerario storico che attraversa i principali fronti della Prima Guerra Mondiale.

Fondamentale per l’identificazione e il collegamento con la famiglia è stato l’impegno della casertana Daniela Mastrolorenzo, anche lei parte del gruppo Facebook. Grazie al suo lavoro di ricerca, è stato possibile rintracciare i discendenti del soldato. A confermare il legame familiare è stato Giovanni Colella, residente a Marcianise, che ha raccontato: “Mio padre si chiamava Gaetano Colella, proprio in onore del soldato. Era suo pronipote. Ricordo che mio nonno diceva che la famiglia, dopo la guerra, andò più volte a cercarne i resti, ma dovette tornare senza riuscire a trovarli”.

Sono ora in corso i contatti per restituire la piastrina alla famiglia Colella, un gesto simbolico che restituisce memoria e dignità a uno dei tanti giovani caduti nel primo conflitto mondiale.