S. MARIA C.V. Accusato di lesioni ad un paziente, assolto il primario della salute mentale dell’Asl distretto 38

5 Settembre 2018 - 10:02

SANTA MARIA CAPUA VETERE – Il padre di un paziente denuncia il medico psichiatra che ha in cura il figlio, ma il Giudice assolve il sanitario perche’ non vede alcun profilo di colpa medica. Anzi ritiene che il dirigente medico neuropsichiatra non ha compiuto alcun reato di lesioni colpose e si e’ attenuto alle linee guida della nuova Legge Gelli in tema di responsabilita’ professionale. Questo e’ capitato al primario dell’Unita’ Operativa di Salute Mentale ASL Distretto 38 in Santa Maria Capua Vetere, il dott. Gaetano DE MATTIA, 55 anni, napoletano di origini, plurispecialista, un curriculum di tutto rispetto alle spalle, da oltre ventanni in servizio presso l’Asl sammaritana ed invece da oltre dieci anni dirigente responsabile del Servizio di Neuropsichiatria nell’ambito del Distretto.

Accolte in pieno le tesi del suo legale difensore l’avv. Raffaele Gaetano CRISILEO che, in udienza, attraverso una corposa documentazione sanitaria ed un memoriale prodotto aveva dimostrato la estraneita’ del primario neuropschiatra rispetto al capo di accusa e ai fatti denunciati da M. A. che aveva ipotizzato, a carico De Mattia, il grave reato di lesioni colpose nei confronti del figlio in cura presso la citata struttura dell’Asl. I fatti risalgono a circa un anno fa, meta’ luglio 2017, quando il primario psichiatra dell’USM aveva prescritto ls somministrazione di psicofarmaci al paziente che gli avrebbero causato, secondo il parere del padre denunciante,molteplici e seri disturbi neurologici. Poi il paziente in trattamento era stato trasferito presso una diversa struttura ed era stato preso in carico per il trattamento dal responsabile medico di quella clinica.

Ora il Giudice dell’Udienza Preliminare del Tribunale sammaritano il dott. Sergio ENEA ha pienamente sposata la tesi della difesa e della consulenza medico legale e paichiatrica di De Mattia non accogliendo, invece, le argomentazioni dell’avv. Nicola GRAZIANO che rappresentava la persona offesa M. A. che si era peraltro anche costituito in giudizio per il risarcimento dei danni. Quindi, niente risarcimento e, stando a quello che ha fatto trapelare la difesa dell’imputato assolto, questi sta riflettendo sulla possibilità di querelare lui, per il reato di calunnia chi l’ha denunciato.