GUARDIA DI FINANZA. Il medico delle ricette false e la farmacista presunta ladrona dovranno pagare le tasse sui guadagni illeciti. ECCO QUANTO

6 Ottobre 2018 - 11:22

CASTEL VOLTURNO – Continua a funzionare il protocollo stipulato dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere e il comando provinciale della Guardai di Finanza di Caserta Andrea Mercatili. Un intesa che consente alle fiamme gialle di procedere alla tassazione dei proventi illecitamente incassati da persone indagate e sotto processo.

Lo scorso settembre (CLICCA QUI) erano stati gli ex dirigenti dell’ospedale di Caserta Carmine Iovien ePasquale Picazio a inaugurare questa particolare forma di tassazione dei guadagni. Oggi, invece, tocca a tre imputati del processo sulle false ricette, con prescrizioni fatte anche a gente defunta del medico di Castel Volturno Giuseppe Pesce, a vantaggio della farmacia, sempre di Castel Volturno, di Elisa Cataldo. Quelle ricette venivano portate allo sconto dell’Asl, mentre le medicine ad esse conesse venivano smerciate in Ucraina consentendo un doppio guadagno illecito.

La Guardia di Finanza ha calcolato 165 mila euro complessivi i guadagni illegali di Giuseppe Pesce e dunque, su questa cifra, verrà applicata le tasse. Per la farmacista Elisa Cataldo l’introito è catalogato a 280 mial euro. Stessa cifra viene fissata per Svitlana Gurniak, colei che smerciava i medicinali nel suo paese.

Il resto dei dettagli potrete leggerli nel comunicato stampa della GdF che pubblichiamo in calce:

 

 

IL COMUNICATO STAMPA

Ancora un caso in cui i Reparti del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Caserta hanno utilizzato le risultanze delle indagini penali coordinate dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere per procedere alla tassazione dei proventi illeciti percepiti dagli autori dei reati.

In questo caso si tratta dell’indagine che nello scorso mese di marzo ha portato alla chiusura di una farmacia di Castel Volturno e all’arresto del titolare, unitamente ad un medico di base compiacente, per truffa aggravata a danno del sistema sanitario nazionale e traffico internazionale di medicinali provento della truffa.

Dagli esiti degli accertamenti svolti emergeva infatti un accordo criminale per il quale il medico, in cambio di una somma di denaro mensile, in tre anni aveva compilato decine di migliaia di ricette false a favore di pazienti deceduti, inesistenti o ignari. Queste ricette venivano poi presentate all’ASL di Caserta per il rimborso da parte della stessa farmacia di Castel Volturno, che, poi cedeva i medicinali ad una cittadina ucraina che li spediva nel suo Paese di origine per essere lì rivenduti.

Questi i fatti contestati dalla Procura della Repubblica e alla base della disposta misura cautelare personale che, grazie al protocollo investigativo siglato nell’ottobre 2017 tra il Comando Provinciale della Guardia di Finanza e la Procura di Santa Maria Capua Vetere, sono stati trasmessi alla Guardia di Finanza per le conseguenti contestazioni tributarie.

Sulla base di tali risultanze la Compagnia della Guardia di Finanza di Mondragone ha quindi avviato tre distinti controlli fiscali con i quali sono stati tassati i complessivi redditi illeciti percepiti dagli autori dei reati. In particolare al medico di base è stato ricondotto a tassazione un reddito complessivo di 15.600 euro, pari alle somme ottenute dalla farmacia per la compilazione delle false ricette, mentre al titolare della farmacia e alla donna ucraina che ha rivenduto illegalmente i medicinali sono stati tassati 280.000 euro, pari al valore commerciale dei medicinali e, quindi, degli illeciti rimborsi ottenuti dall’ASL.

Nel contempo al medico di base sono stati contestati anche altri 150.000 euro di redditi percepiti ma non dichiarati al fisco, scoperti durante l’ispezione tributaria.

I verbali sono stati quindi partecipati all’Agenzia delle Entrate – Direzione Provinciale di Caserta, la quale, concordando con i rilievi formulati, ha ora emesso i relativi atti di accertamento per la riscossione delle imposte dovute.

L’attività svolta testimonia ulteriormente l’efficacia del sistema di scambio informativo da ultimo perfezionato tra la Procura di Santa Maria Capua Vetere e la Guardia di Finanza affinché coloro che si sono illegalmente arricchiti e hanno goduto di ricchezze illecite ed occulte non solo ne rispondano innanzi al Giudice penale, ma ci paghino anche le tasse dovute, a beneficio della collettività che, come in questo caso, ha subito per anni i danni sociali delle loro malefatte.