MONDRAGONE: da oggi vanno a stipendio ‘Antonio scio’ scio”, la moglie dell’amico di Carlo Savoia e il fiduciario di Fucile. PIU’ MONNEZZA PER TUTTI

MONDRAGONE – [g.g.] Da oggi sono in servizio per il progetto di incremento della raccolta differenziata 14 dipendenti del consorzio unico di bacino, ormai morto e sepolto, tutti provenienti da quello che un tempo era il consorzio Caserta4 di Mondragone, di cui presidente era Giuseppe Valente che condivideva il controllo politico su tutte le attività sull’allora sindaco Ugo Alfredo Conte, il quale, anche per questo è imputato in un processo in corso davanti al tribunale di Santa Maria Capua Vetere con la dda che lo accusa e che, entro gennaio si concluderà con la sentenza.

Sgomberiamo subito il campo da quello che poteva essere un aspetto della questione: non c’è alcun transito in mobilità dei dipendenti del Cub al comune di Mondragone. Dunque non si ripropone il caso notissimo, che noi abbiamo più volte trattato delle sentenze che hanno sancito, quale dato di fatto incontrovertibile che il Cub non era e non è anche in quest’ultima fase di liquidazione, un ente pubblico, per cui non è possibile attivare procedimenti di mobilità da esso ad altri enti che sono realmente di diritto pubblico, quali, ad esempio i comuni.

A suo tempo, ci riuscirono, sappiamo e abbiamo scritto mille volte come, le varie Flagiello, Del Vecchio, Carmen Russo. Successivamente tutto è stato bloccato anche se le tre persone appena nominate insieme alla Emilia Tarantino, trasferitasi in Provincia ai tempi di De Magistris, sono rimaste tranquillamente al loro posto, creando a nostro avviso una condizione di grave ineguaglianza rispetto agli altri dipendenti Cub, i quali avrebbero a nostro avviso, ben ragione a sollevare la questione davanti alla Corte costituzionale visto che nel caso specifico non tutti i cittadini sono stati uguali davanti alla legge.

Acqua passata. Oggi i 14 approdano negli uffici del comune di Mondragone, ma è il Cub a fornire loro, proprio a voler dimostrare l’interattività inter-istituzionale, vestiario e dispositivi di protezione individuale. Il comune di Mondragone ha presentato il progetto alla Regione Campania e, come prevede la legge, relativamente alle assunzioni dentro alla filiera dei rifiuti, ha utilizzato dipendenti del Cub.

Il punto della questione è un altro: i 14 sono entrati nel progetto in base a un meccanismo imparziale, ad una selezione svolta attraverso colloqui, prove o attraverso l’attestazione di requisiti e capacità specifiche in modo da permettere al Cub di individuarli e spedirli a Mondragone?

Stando a quello che si dice, le cose non sarebbero andate proprio così. E in conclusione, l’operazione si sarebbe svolta col solito sistema clientelare, familistico. Insomma, sarebbero state favorite persone vicine, a vario titolo, a questa amministrazione o ai politici fondamentali che la tengono in piedi, i quali hanno fatto in modo che il Cub attingesse anche da altri comuni quali Sparanise, Cellole e Francolise.

E veniamo ai nomi: Francesco Rota di Mondragone, Angela Troisi di Cellole, Albenzio Affinito di Mondragone, Carlo Berlucchi di Sparanise, Franco De Angelis di Casal di Principe, Antonio Filosa di Mondragone, Antonio Griffo di Cellole, Angelo Izzo di Cellole, Luigi Lombardo di Sparanise, Michele Montiglio di Francolise, Alessandro Perretta di Cellole, Rosa Timpanelli di Mondragone, Maria Graziella Tommasino di Teano, Mario Zitiello di Sparanise.

Tra questi spiccano, rispetto a nostre conoscenze specifiche, i nominativi della moglie di quel personaggio locale di cui scrivemmo parlando di un incontro tra il medesimo e il nuovo gran faccendiere e neo indagato per camorra della monnezza meridionale Carlo Savoia, in uno dei tavolini dello Zanzibar.

Poi c’è il mitico Antonio, definito simpaticamente e amichevolmente dai suoi compaesani scio’ scio’, storico autista del già citato ex presidente del Ce4 Giuseppe Valente, e Franco Rota, fedelissimo di un altro personaggio molto conosciuto nel settore rifiuti, cioè Fucile.

QUI SOTTO IL DOCUMENTO DEL CUB