Una battuta di Marco Giallini fa esplodere il caso. Consorzio Mozzarella Dop fa causa al film

14 Gennaio 2019 - 14:41

CASERTA (red.cro.) – Una battuta di Marco Giallini sulla “mozzarella contaminata” a Caserta nel film “Non ci resta che il crimine” di Massimiliano Bruno provoca l’indignazione dei produttori del Consorzio che tutela la Dop campana, 120 associati in maggioranza della Terra di Lavoro.

La battuta di pessimo gusto è un falso storico e un’offesa inaccettabile a un intero territorio. Abbiamo già incaricato i nostri legali per mettere in campo tutte le azioni necessarie a tutela dei produttori di mozzarella Dop, ma anche a difesa di una terra ingiustamente martoriata da stereotipi che non possono essere rilanciati anche da un film. Sconcerta ancor di più che a pronunciare quelle parole sia un attore del calibro di Alessandro Gassman, erede di un cognome così importante“, dice il presidente del Consorzio, Domenico Raimondo.

Nessuna mozzarella Dop e’ mai risultata contaminata, nemmeno nei periodi più difficili, che per fortuna sono alle spalle – aggiunge – essere infangati al cinema e’ intollerabile e il nostro appello va a tutte le istituzioni campana per una mobilitazione collettiva contro ogni tentativo di gettare ombre su questa terra. Siamo stufi di comportamenti del genere e non li tollereremo più. Faremo valere la nostra dignita’ e il nostro orgoglio in ogni sede. Pretendiamo rispetto da tutti“.