MONDRAGONE. Pazzesco: la Senesi non è buona come vincitrice come gara d’appalto e allora sapete che fa il dirigente Catanzano? Le garantisce la “milionesima” proroga
19 Gennaio 2019 - 19:07
MONDRAGONE (g.g.) – Provate a leggere questa ordinanza firmata dal dirigente del Comune Salvatore Catanzano. Ci fosse una procedura rettilinea, chiara, completamente trasparente, anzi, semplicemente trasparente nei comuni della provincia di Caserta e, nel caso di specie, in quello di Mondragone. Niente da fare, se non c’è una papocchia, non sono loro.
Al Comune di Mondragone la Senesi gestisce la raccolta dei rifiuti da anni. A contratto scaduto ha beneficiato di una proroga nelle celeberrime “more” della nuova gare d’appalto.
Mentre, dunque, la Senesi non sappiamo se al tempo gestita dall’amministratore giudiziario o dal solito Rodolfo Briganti, incassava beatamente i soldi per il servizio extra contrattuale e in proroga, la stessa Senesi non presentava la sua offerta nella nuova gara, gestita, badate bene, dalla Stazione Unica Appaltante localizzata presso il Provveditorato delle Opere Pubbliche.
Una grande botta di culo (?) ha fatto sì che, la mancata presentazione dell’offerta da parte della Senesi sia stata affiancata dal deserto totale di altre offerte.
E così la gara è saltata e vai col tango con un’altra proroga.
A quel punto il Comune di Mondragone ha cambiato stazione unica appaltante, attribuendo questo incarico all’Asmell cioè alla stessa stazione appaltante, frutto di un consorzio tra Comuni, a cui hanno aderito, giusto per fare un esempio anche quello di Caserta, come si è dedotto dall’inchiesta della direzione distrettuale antimafia di Napoli sulla gara di 116 milioni di euro sui rifiuti, in cui risultano indagati il sindaco Carlo Marino, l’ex dirigente Marcello Iovino e il faccendiere Carlo Savoia.
Chissà se è solo una coincidenza. Fatto sta che la Senesi sempre mentre continuava ad introitare quattrini grazie alle proroghe, stavolta l’offerta la presentava. Non solo, ma si aggiudicava anche la gara. Ora qualche lingua sacrilega a scrivere alla diserzione della prima gara ha problemi legati all’interdittiva antimafia e alla white list. Ma questo è un dato che va accertato.
Il 13 dicembre scorso, colpo di scena, il prode Salvatore Catanzano prende atto dell’aggiudicazione “non efficace” alla Senesi. In poche parole, la Senesi si è aggiudicata l’appalto, ma al momento non lo può esercitare per qualche motivo che possiamo sospettare, ma di cui non abbiamo ancora la certezza. A questo punto di fronte all’ostacolo serio che impedisce alla Senesi di diventare titolare di un servizio, in quanto legittimata dall’aggiudicazione di una gara d’appalto, sapete cosa fa il Comune di Mondragone? Attribuisce un’altra proroga, decorrenza 1° gennaio, scadenza 31 marzo.
Dunque, la Senesi non è utilizzabile quale vincitrice di una gara d’appalto ma è utilizzabile come beneficiaria di proroghe.
Che facciamo, continuiamo?
Va beh, fermiamoci qui in attesa di nuovi dettagli su questa nuova vicenda che prefigura il solito, ennesimo schifo, ormai marchio di fabbrica del rapporto tra amministrazioni comunali e imprese della monnezza.
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