La DECÒ CASERTA soffre più del dovuto, ma batte una coriacea Stella Azzurra 64-60
3 Febbraio 2019 - 19:41
CASERTA – Prosegue la marcia della Decò Caserta nel girone D della Serie B con un’altra affermazione, stavolta contro quella Stella Azzurra che inflisse il primo stop del campionato nel girone d’andata. Una partita sporca, in cui indubbiamente le difese hanno avuto la meglio sugli attacchi, e che i bianconeri avrebbero potuto amministrare con più tranquillità visto il vantaggio in doppia cifra arrivato già nel primo quarto. In ogni caso è un altro piccolo mattoncino verso il consolidamento del primato in classifica.
CRONACA. In un PalaMaggiò che si è oramai attestato di poco sopra le mille presenze di media, la Decò si presenta in campo con l’abituale starting five composto da Bottioni, ciribeni, Hassan, Rinaldi e Dip.Per la Stella Azzurra in campo ci sono Dron, Mouaha, De Simone, Costi e Fokou.
È Caserta a partire subito bene con un 7-0 di parziale che mostra come i ragazzi di coach Oldoini siano entrati sul parquet con la giusta concentrazione. Vantaggio che si dilata addirittura fino al 16-4 sulla tripla in transizione mandata a bersaglio da Hassan.
L’HSC, nel tentativo di alzare i ritmi del match, finisce con l’essere troppo confusionaria soprattutto in attacco, non riuscendo a trovare soluzioni ben congeniate. Oldoini approfitta del vantaggio per iniziare in anticipo le rotazioni, e così dopo 5′ sono già otto i bianconeri ad aver saggiato il parquet, mentre il primo quarto si chiude con i casertani in doppia cifra di vantaggio sul 18-7.
Il secondo quarto non è particolarmente scoppiettante, tanto che nei primi 3′ di gioco si segnala solo una tripla di Costi: Caserta si perde nei ritmi troppo alti della Stella Azzurra e talvolta perde il filo del discorso. La partita perde notevolmente di spettacolarità e sul 22-14, dopo la terza palla persa di fila, Oldoini ferma lo scempio con un timeout.
Mentre la Decò spreca tantissimo dalla lunetta (2/9 nel primo tempo), la Stella Azzurra pian piano riesce a trovare qualche punticino in attacco, recuperando e riuscendo ad andare all’intervallo sul -5 grazie ad una tripla dall’angolo di Costi sulla sirena. Il punteggio, 26-21, spiega però tanto di una partita da non far vedere ai bambini.
Al rientro in campo i romani si riavvicinano fino al -3, ma Caserta non si scompone e, sia stringendo le maglie in difesa che trovando pericolosità da oltre l’arco dei tre punti, riesce a ricostruire un margine nuovamente in doppia che la porta sul 37-26 e costringe coach Bizzosi alla sospensione.
A tenere in piedi la Stella Azzurra è il positivissimo Costi, un classe 2000 che certamente troverà a breve opportunità in categorie superiori.
La Decò però fa e disfa, e perdendo tre palloni consecutivamente (due Ciribeni ed uno Galipò) regala agli ospiti praterie per poter mettere punti a referto velocemente in contropiede. A tirare i bianconeri fuori dalle sabbie mobili è un essenziale Rinaldi, che dall’inizio del match si è sempre fatto trovare pronto: la sua tripla dà nuovo ossigeno ai casertani, che chiudono la terza frazione sul 45-37.
La Decò però proprio sembra non voler chiudere la contesa e, dopo aver toccato per la terza volta il massimo vantaggio sul +2 (52-40), è costretta ancora una volta a subire il rientro dei capitolini, che mettono a segno un 10-0 di parziale mentre Caserta continua a litigare con i tiri liberi (0/2 di Bottioni per un 3/13 di squadra). Sul 52-50, e con una Decò letteralmente allo sbando, Oldoini è costretto nuovamente al timeout, anche perché con 4’20” ancora da giocare può succedere di tutto.
Un gioco da tre punti di Sergio dà un segno di vita, ma Di Simone con un paio di ottime giocate continua a tenere l’HSC in linea di galleggiamento. Ad 1’18” dalla sirena la Stella Azzurra è ancora a -1 (57-56) grazie a Costi che appoggia al vetro una rubata. Ndzie regala un antisportivo a Ciribeni, che fa solo 1/2 dalla linea della carità. Nella successiva azione d’attacco Sergio si fa perdonare la scellerata persa della precedente azione e manda a bersaglio la tripla che scava un nuovo solco (61-56). La tripla di Dron finisce sul ferro spegnandosi in parterre, chiudendo in pratica il match. L’1/2 dalla lunetta del capitano bianconero vale il 62-56 a 25″ dal termine.
Costi trova rapidamente due punti che accorciano il divario e Bottioni viene spedito in lunetta: il suo 2/2 dovrebbe chiudere la gara, ma il masochismo della Decò sembra non terminare mai. Petrucci commette un antisportivo e Mouaha fa 2/2, ma la gara finisce qui, sul 64-60 per i bianconeri.
Ruben Romitelli