Estorsioni per conto dei Bidognetti. Assolto noto imprenditore 62enne

6 Febbraio 2019 - 16:53

VILLA LITERNO (T.P.) – Colpo di scena in tribunale. Un noto imprenditore, originario di Villa Literno con attività commerciali  in provincia di Arezzo, è stato  assolto da pesanti accuse di collegamenti con il clan dei Casalesi. Ieri sera la sentenza presso il tribunale di Firenze per Giovanni Potenza (titolare di una nota pasticceria), e per gli imputati Gabriele Pipola, Emma Polce,  Antonio Monte  e Maurizio Mauriello. L’indagine, coordinata dalla Dda di Napoli, svolta dall’ottobre 2011 al novembre 2013, consentì di ricostruire una condotta estorsiva attuata proprio da un imprenditore del frusinate, il quale, avvalendosi della forza intimidatrice di alcuni personaggi affiliati al clan “dei casalesi”, fazione Bidognetti, recuperava ingenti debiti non onorati da parte di alcune società originarie dell’agro aversano e attive in territorio laziale, che gli avevano subappaltato numerosi lavori di natura edile, tutti realizzati nello stesso territorio. Precedentemente altri indagati sono stati infatti condannati per questi fatti. L’imprenditore Giovanni Potenza, di 62 anni, originario di Villa Literno ma residente nella provincia di Arezzo, fu condannato in passato  per associazione ai clan Nuvoletta di Napoli e Tavoletta-Ucciero del Casertano. Ieri nel processo è stato assistito dall’avvocato Giuglielmo Ventrone.