VOTO DI SCAMBIO e manifesti di camorra. L’ex sindaco Pasquale Carbone si difende: “Vi spiego il mio rapporto con l’imprenditore Raffaele Pontillo”

9 Febbraio 2019 - 18:39

SAN MARCELLINO – (Lidia e Christian De Angelis) Com’è noto, anche l’ex sindaco di San Marcellino Pasquale Carbone, difeso dall’avvocato penalista Vittorio Caterino, è stato posto agli arresti domiciliari in quanto indagato nell’inchiesta della Dda di Napoli sul voto di scambio effettuato attraverso soldi dati a noti malavitosi della città di Caserta, storicamente legati ai Belforte, durante la campagna elettorale delle regionali 2015.

Carbone è stato sottoposto ad interrogatorio di garanzia ad opera del Gip del Tribunale di Napoli Paola Piccirillo, alla presenza del Pm della Dda Luigi Landolfi. Il Gip ha chiesto se conoscesse Raffaele Pontillo di Capodrise e Carbone ha risposto che questi era un suo ex cliente, che lui ha assistito come avvocato, divenuto poi suo amico nel tempo.

Carbone ha aggiunto che Pontillo lo avrebbe fatto votare proprio in forza di questa amicizia e che qualora Pontillo dovesse parlare di voti in cambio di soldi, lui lo querelerebbe per calunnia.

Per quanto riguarda i ras casertani Agostino Capone e Antonio Merola, l’ex sindaco di San Marcellino ha dichiarato di non conoscerli, né averli mai incontrati.

Il resto dell’interrogatorio si è focalizzato soprattutto sulla campagna elettorale e sull’esito della stessa, rispetto alla quale Carbone ha potuto utilizzare l’argomento del suo insuccesso elettorale, concretizzatosi nel posizionamento da fanalino di coda della lista Ncd.

Ha parlato di un tentativo velleitario finito male e che lo ha indotto successivamente ad abbandonare la politica anche dentro al contesto comunale di San Marcellino.

Per quel che riguarda i manifesti, Carbone ha detto di aver incaricato direttamente lui i tre ragazzi e che comunque le affissioni sono state poche nell’ambito di una campagna elettorale in cui ha affermato di non aver comprato nessun voto.

Il suo avvocato difensore ha chiesto al Gip la revoca degli arresti domiciliari.

Il giudice ha comunicato che chiederà il parere del Pm.