Fratello del boss pentito ucciso, confermato l’ergastolo per Giuseppe Cristofaro

16 Febbraio 2019 - 10:30

CASAL DI PRINCIPE – I giudici della Prima Sezione Penale della Corte di Cassazione hanno respinto il ricorso presentato contro la condanna all’ergastolo di Giuseppe Cristofaro, 70 anni di Lusciano, esponente della fazione Bidognetti del clan dei casalesi, accusato di aver preso parte all’omicidio di Aldo De Simone, fratello del collaboratore di giustizia Dario, ammazzato il 7 agosto 1996.

Il delitto era la chiara ritorsione del clan contro la collaborazione di De Simone il quale “era stato, con Vincenzo Zagaria e Francesco Biondino, esponente di spicco del gruppo di Trentola, più vicino, all’interno del clan dei Casalesi, al gruppo di Francesco Schiavone che a quello di Francesco Bidognetti”. Inutili furono i tentativi messi in atto da Vincenzo Zagaria, che aveva avvicinato Aldo De Simone e Giovanna Previdente, moglie di Dario De Simone, per indurre quest’ultimo, all’epoca detenuto, a desistere dalla scelta collaborativa (come poi confermato dalla stessa Previdente e da Angela Saggese, moglie di Aldo De Simone). Per questo, si era deciso di mandare un segnale forte, uccidendo il fratello dell’allora neo collaboratore di giustizia.

Cristofaro, secondo la ricostruzione fatta poi anche da altri pentiti, tra cui soprattutto Domenico Bidognetti, avrebbe partecipato all’omicidio col ruolo di specchiettista: avrebbe, dunque, segnalato gli spostamenti della vittima per permettere ai sicari del clan dei Casalesi di entrare in azione. Ipotesi confermata anche dall’ultima sentenza della Cassazione, che ha messo la parola fine al processo, giudicando attendibili dunque le dichiarazioni dei pentiti Dario De Simone, Giovanni Ferriero, Antonio Turino, Raffaele Ferrara e Ben Mansour Aye.