LE FOTO. I rifiuti D’ORO di CASAL DI PRINCIPE. Sequestrata la nota azienda Eco2000 per un valore di 3 milioni di euro. Divieto di dimora per il titolare

19 Luglio 2019 - 10:00

CASAL DI PRINCIPE – Il Nucleo operativo ecologico (Noe) dei Carbinieri di Caserta ha proceduto all’esecuzione di un’ordinanza impositiva di misure cautelari personali e reali emessa dal GIP del Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli.

In particolare, il GIP ha disposto la misura coercitiva del divieto di dimora nei confronti di Giovanni Pellegrino, “ritenuto gravemente indiziato del delitto di traffico illecito di rifiuti”, e “il sequestro preventivo della società Eco 2000 s.a.s. di Pellegrino & c. e del relativo impianto di trattamento e recupero rifiuti speciali non pericolosi, prevalentemente nel settore degli inerti da demolizione, nonché di 7 autocarri, un rimorchio e di altri mezzi d’opera e movimento terra, tutti beni di proprietà e gestiti dal predetto Pellegrino”. Le attivita’ della societa’ saranno sin d’ora gestite da un amministratore giudiziario nominato dall’Ufficio GIP. Valore del sequestro e’ di circa 3 milioni.

La misura, spiegano i Noe in una nota, costituisce lo sviluppo di “una complessa attività investigativa” che aveva condotto già lo scorso maggio all’arresto di Giovanni Tessitore, indagato, in concorso con Pellegrino, per attività organizzata finalizzata al traffico illecito di rifiuti. Le investigazioni “hanno

consentito di accertare che il traffico di rifiuti posto in essere dal Tessitore si giovasse della piena compiacenza del Pellegrino”, precisano i Noe. In particolare Pellegrino, legale rappresentante della società ECO2000 s.a.s., impianto regolarmente autorizzato, sito nel comune di Casal di Principe, “consentiva reiteratamente e sistematicamente a Tessitore di smaltire illecitamente presso la suddetta azienda ingenti quantitativi di rifiuti in assenza di ogni autorizzazione e documentazione (FIR) utile al tracciamento ed alla certificazione analitica di non pericolosità degli stessi, con conseguimento di ingiusti profitti”.