L’omicidio dell’amante del boss. Domenico Belforte condannato a 30 anni, per la moglie l’ergastolo

19 Dicembre 2019 - 15:36

MARCIANISE (Tina Palomba) – Dopo 28 anni condannati i colpevoli del delitto Angela Gentile. Ergastolo alla moglie del boss, Maria Buttone e 30 anni di reclusione al marito il capoclan Domenico Belforte. Accolta in pieno la tesi della Dda di Napoli, coordinata dal pm Luigi Landolfi,dopo le indagini della squadra Mobile di Caserta.
E’ stata questa la decisione del gup Di Palma del tribunale di Napoli.  Entrambi sono stati accusati di essere i mandanti dell’omicidio, mentre non sono stati mai identificati gli esecutori materiali. La donna, secondo la Dda, avrebbe ordinato il delitto  dopo aver saputo della nascita di una figlia dalla relazione del marito con la Gentile . La Buttone oggi è attualmente libera a Marcianise (scarcerata qualche mese fa) ed è sottoposta solo a misura di prevenzione.  Condannati a 20 anni ciascuno per Antonio Bruno e Antonio Della Ventura, accusati, nell’ambito della stessa inchiesta, dell’omicidio del netturbino Antonio Piccirillo, ucciso nel 1996. Condannata a 4 anni  Alessandra Golino, convivente di Salvatore Belforte, figlio del boss Domenico che, insieme alla Buttone avrebbe obbligato alcuni imprenditori a pagare il pizzo di Natale. Nel processo sono impegnati gli avvocati Massimo

Trigari e Alessandro BarbieriE’ vero è vero sono stato io ma la uccisi per errore”. Ha ribadito di recente il boss dinanzi al gup Di Palma del tribunale di Napoli. Ma nelle confessioni del ex capoclan emergono altri particolari agghiaccianti. “ Partì un colpo di pistola per sbaglio dopo una violenta discussione perché avevo saputo che lei si prostituiva” ha aggiunto il boss nelle recenti documentazioni depositate in Procura dal pm. “ Poi abbiamo fatto sparire il corpo – aggiunge –  in un sacco, legato con delle pietre, che gettammo nei Regi Lagni”. In poche parole, Mimì Belforte ha dichiarato una versione che scagionava completamente la moglie Maria Buttone, che il pm Landolfi ha sempre considerato la prima protagonista di questo omicidio, legata proprio al fatto che la donna fosse diventata l’amante