LA TRAPPOLA MORTALE. Chiuso l’edificio dell’orrore. Ecco il bilancio dettagliato dei danni e le prime misure prese

5 Gennaio 2020 - 11:38

CARINOLA(g.g.) A poco meno di 24 ore dal tragico incendio della parte dell’immobile di via Principe Umberto che ha mietuto due vittime tra gli ospiti della casa di accoglienza per disabili psichici, si possono definire alcuni punti fermi. Pochi, in verità visto che il più stretto riserbo viene osservato da parte degli inquirenti che stanno indagando sotto la direzione della procura della repubblica di Santa Maria Capua Vetere, sulle cause del rogo mortale.

Come abbiamo scritto ieri nei molti articoli dedicati alla vicenda, i vigili del fuoco hanno dovuto sfondare le inferriate, poste a protezione di questa particolarissima categoria di malati, per poter salvare un numero di degenti il cui numero è ora stato ufficialmente definito, fissato in 3 unità.

3 salvi e putroppo 2 decedute, Emma Romagnoli, 56 anni di Sant’Andrea del Pizzone, grosso agglomerato urbano appartenente al comune di Francolise e Anna Penna, 80 anni, nata evidentemente a Sant’Agata de’Goti, ma residente ad Apollosa, piccolo comune alle porte del capoluogo Benevento.

La morte è sopravvenuta per asfissia, dunque a causa del denso fumo sviluppato da un incendio. La struttura in legno spiega il rapido propagarsi delle fiamme e anche la grande produzione di fumo. Subito dopo lo spegnimento, si è passati alla constatazione del danno: gran parte di questa copertura lignea è andata distrutta. I vigili del fuoco hanno constatato la necessità di chiudere totalmente la parte del palazzo che dà sulla strada, proteggendo quest’ultima con transennamento, in modo da evitare il rischio che pedoni o automobili possano essere coinvolti in pur possibili crolli.

Ma tutto l’immobile verrà sgomberato e chiuso ad ogni attività. Ciò fino a quando non saranno effettuati tutti i sopralluoghi, tutti i rilievi tecnici e le perizie che possano garantire l’agibilità della parte non colpita dall’incendio. Ricordiamo che l’hospice per pazienti afflitti da disabilità psichica era ospitato in un’area dell’edificio affittata dalla Il Pino onlus, amministrata da Luigi Lepore.

Nei prossimi giorni le indagini della magistratura verranno seguite attentamente anche dagli avvocati, già nominati dalle famiglie delle due vittime, ma anche da quelli che rappresenteranno la posizione e gli interessi della coop Pino onlus e del già citato Luigi Lepore.

Oltre ai vigili del fuoco, si sono resi attivi sul posto i carabinieri della locale stazione, supportati da altri provenienti dalla sede del reparto territoriale di Mondragone, da quelli della polizia di stato, dal sindaco di Carinola, accompagnato dai responsabili dell’ufficio tecnico comunale.