Artigiano ucciso con un colpo al volto: la compagna sceglie il rito abbreviato

18 Gennaio 2024 - 16:03

Ritenuta responsabile della morte di Rino Pezzullo, avvenuta la sera del 12 giugno scorso a seguito di una lite iniziata prima per le vie cittadine e poi continuata all’interno dell’abitazione dell’uomo

VAIRANO PATENORA – Accusata di aver ucciso l’ex compagno sceglie il rito abbreviato. Continua a dichiararsi innocente, Rosanna Oliviero, accusata della morte di Rino Pezzullo, artigiano 43enne, avvenuta la sera del 12 giugno scorso a seguito di una lite iniziata prima per le vie cittadine di Verano Patenora e poi continuata all’interno della abitazione dell’uomo.

Ad arrestare la donna, lo scorso ottobre sono stati i militari del Comando Stazione Carabinieri di Vairano Scalo in esecuzione di un’ordinanza di applicazione di misura cautelare personale della custodia in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere su richiesta di questa Procura della Repubblica. L’indagine dei carabinieri prendeva in considerazione tutte le possibili ipotesi ma, sin dall’inizio, si focalizzava sulla compagna di Pezzulo, una donna di origine napoletana di anni 45, che si trovava presso l’abitazione della persona offesa e che richiedeva l’intervento sul posto di sanitari del 118, asserendo che il compagno aveva accusato un improvviso malore, non meglio saputo spiegare. 

Determinante la relazione tecnico legale redatta dal consulente della Procura di Santa Maria Capua Vetere. Una scelta, quella del rito abbreviato, che permetterà all’imputata di ottenere, in caso di condanna, uno sconto di pena. L’udienza è fissata per la fine di questo mese davanti al giudice del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere.