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ASSEGNI FALSI DA 30 MILA EURO. Ma per la Cassazione non è più un reato: assolto casertano

27 Gennaio 2023 - 18:47

PIEDIMONTE MATESE – La falsificazione di un assegno non trasferibile non costituisce più reato, ma solo un illecito civile, a differenza dei titoli di credito trasferibili, per i quali la falsificazione è ancora punibile penalmente.

In base a questa decisione presa nel 2018 dalla Sezioni Unite Penali, collegio giudicante in Corte di cassazione specifico per casi di interpretazione della norma, è stato assolto R.A., uomo originario di Piedimonte Matese, finito sotto processo con l’accusa di ricettazione di due assegni, poi risultati clonati.

L’uomo era stato beccato con due assegni dal valore di oltre 30 mila euro che poi sono risultati essere falsi, perché anche all’interno del carnet dei proprietari e quindi, inevitabilmente, contraffatti.

Una posizione rischiosa per l’uomo ma, come detto, oggi la clonazione di assegno non è più prevista come una fattispecie di reato e pertanto il Giudice Monocratico del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, Anna Sofia Sellitto, ha assolto perché il fatto non è più previsto dalla legge come reato.

Salvo, quindi, l’imputato, seguito nel procedimento dal suo legale, l’avvocato Gianfranco Carbone, del quale è stata accolta la tesi difensiva.