CAMORRA e AREE INDUSTRIALI. Ecco perchè non decollò il Pip di SAN CIPRIANO dopo che Michele Zagaria e Antonio Iovine avevano già organizzato tutto

13 Febbraio 2020 - 13:09

SAN CIPRIANO D’AVERSA(g.g.) Il clan dei casalesi ha fatto centinaia e centinaia i affari che hanno prodotto business e patrimoni a 6 e a 7 cifre. Però, non tutte le ciambelle sono riuscite col buco e qualche grande operazione non ha visto mai la luce.

Dal racconto del collaboratore di giustizia Nicola Panaro apprendiamo che Zagaria al tempo in piena concordia con Antonio Iovine, aveva puntato la propria attenzione, tra il 2004 e il 2006 sulla edificazione di un’area del comune di San Cipriano da dedicare ad insediamenti produttivi. Per intenderci, la classica area Pip. Naturalmente, aggiungiamo noi, quale migliore affare di questo per il clan dei casalesi?

Le sue ditte sarebbero intervenute nelle opere di costruzione dei capannoni e delle infrastrutture, e ognuna di quelle attività avrebbe prodotto direttamente, nel caso in cui fossero coinvolti imprenditori legati agli stessi Zagaria o Iovine o indirettamente, attraverso gli accordi estorsivi, enormi utili.

E’ chiaro che un’operazione di questo genere sarebbe potuta avvenire solo in presenza del placet di tutte le componenti, a partire da quella principale, sempre costituita dalla famiglia Schiavone, che in quel periodo parlava per voce di Nicola Schiavone, di cui il pentito che oggi racconta queste cose, cioè Nicola Panaro, era direttissima emanazione. E Panaro dice che tutto sommato l’operazione del Pip di San Cipriano interessava soprattutto alla coppia Zagaria-Iovine, che in verità elaborarono anche un piano per convincere alcuni proprietari dei terreni in questione che si rifiutavano di cedere. Questo costituiva un ostacolo serio e Zagaria, con il via libera di Iovine, individuò nel solito Giacomo Capoluongo

la persona adatta a svolgere questa azione di persuasione.

Ma in quest’affare era coinvolta anche l’altra parte di questa famiglia. Maurizio Capoluongo, infatti, era interessatissimo alla cosa.

Nicola Panaro spiega però che forse proprio a causa della freddezza di Nicola Schiavone, questa mega operazione non decollò mai.

 

QUI SOTTO LO STRALCIO DELL’ORDINANZA CON LE DICHIARAZIONI DI NICOLA PANARO