CAMORRA E USURA. Le dichiarazioni di cinque pentiti nel fascicolo dei giudici

23 Gennaio 2023 - 12:55

MARCIANISE – Le dichiarazioni di 5 pentiti del clan Belforte sono state acquisite dai giudici nel corso dell’ultima udienza del processo a carico di alcuni esponenti del clan, tra cui il ras Gennaro Buonanno, tutti accusati di usura ed autoriciclaggio aggravati dal metodo mafioso. 

Secondo le ricostruzione della Dda, un imprenditore sarebbe finto nelle mani dei Buonanno che gli avrebbero prestato soldi in cambio di tassi di interesse che arrivavano fino al 130% l’anno. In un’occasione, tra novembre e dicembre del 2015, la vittima fu costretta a salire in un’automobile e minacciata di morte per farsi consegnare i soldi del prestito, oltre che un “regalo” di 2mila euro per il clan Belforte in occasione delle festività natalizie. Fatto che non si è materializzato per l’opposizione dell’imprenditore. Le minacce sono imputate a Gennaro e Giovanni Buonanno rispettivamente padre e figlio.

Tra le dichiarazioni raccolte quelle di Michele Froncillo, Antonio Gerardi, Domenico Cuccaro, Camillo Belforte, figlio di Salvatore, e Bruno Buttone. Si torna in aula a metà febbraio per ascoltare la persona offesa.